18 Marzo 2018

L’Ape Volontario: un piccolo Excursus sul prestito prima della pensione – Legge n. 232/2016 dell’11 dicembre 2016

 

L’APE volontario, istituito in forma sperimentale dall’art. 1, c.166 e segg., della Legge di Bilancio 2017 e prorogato dalla legge di Bilancio 2018, è una indennità mensile che è possibile ricevere prima della pensione, facendo richiesta all’INPS, grazie a un prestito bancario garantito dalla propria pensione di vecchiaia:

  • viene erogato dalla banca convenzionata con il Ministero del Lavoro e l’INPS in quote mensili, per un massimo di 3 anni e 7 mesi;
  • viene poi restituito con una rata detratta sull’assegno pensionistico in vent’anni;
  • è coperto da una assicurazione per il caso di premorienza.

Come richiedere l’APE volontario

Possono fare richiesta di APE tutti i lavoratori in possesso dei seguenti requisiti:

  • soggetti iscritti all’Assicurazione generale obbligatoria (AGO), alle forme sostitutive ed esclusive e alla Gestione separata dell’INPS;
  • non possono accedere i professionisti iscritti alle casse previdenziali private;
  • con età minima di 63 anni;
  • che maturano il diritto alla pensione di vecchiaia entro 3 anni e 7 mesi;
  • con anzianità contributiva di 20 anni;
  • con una futura pensione pari almeno a 1,4 volte il trattamento minimo, al netto della rata di ammortamento dell’APE;
  • che non siano già titolari di un trattamento pensionistico diretto.

Il prestito pensionistico così ottenuto viene restituito in 240 rate in un periodo di 20 anni mediante una trattenuta effettuata direttamente dall’INPS all’atto del pagamento di ciascuna rata della pensione.

La restituzione del prestito inizia dal primo pagamento della futura pensione. E’ importante sapere che, comunque, è consentito continuare a lavorare durante il periodo di erogazione dell’APE.

Il Simulatore dell’APE

Con il servizio online dell’INPS “APE Volontario – Simulatore” accessibile a tutti i cittadini e disponibile sul sito dell’Istituto, mediante l’inserimento di dati e informazioni da parte del soggetto interessato, si possono ottenere delle simulazioni indicative su:

  • l’importo mensile;
  • la durata dell’APE;
  • la rata di rimborso mensile che sarà decurtata dall’importo di pensione.

L’importo del prestito e il costo della restituzione

Il prestito pensionistico de quo, viene erogato dalla banca dal terzo mese successivo alla presentazione della domanda, e comprende gli arretrati maturati dalla data dell’entrata in vigore. L’importo minimo dell’Ape è di 150 euro. L’importo massimo varia a seconda della durata del prestito richiesto, e può arrivare al:

  • 75% dell’importo mensile netto del trattamento pensionistico, se la durata di erogazione dell’APE è superiore a 36 mesi;
  • 80% dell’importo mensile netto del trattamento pensionistico, se la durata di erogazione dell’APE è superiore a 24, è pari o inferiore a 36 mesi;
  • 85% dell’importo mensile netto del trattamento pensionistico, se la durata di erogazione dell’APE è compreso tra 12 e 24 mesi;
  • 90% dell’importo mensile del trattamento pensionistico, se la durata di erogazione dell’APE è inferiore a 12 mesi.

Inoltre, non si può superare l’importo che produca una rata di ammortamento mensile superiore al 30 per cento dell’importo della futura pensione, al netto di eventuali rate per debiti erariali e di eventuali assegni divorzili, di mantenimento dei figli.

L’APE non è soggetto a tassazione

Le somme erogate a titolo di prestito pensionistico non concorrono in alcun modo a formare reddito. Alle somme erogate a titolo di APE si applica il tasso di interesse e il premio assicurativo relativo all’assicurazione di copertura del rischio di premorienza previsti dagli appositi accordi quadro con ABI e ANIA.

Sugli interessi sul finanziamento e dei premi assicurativi per la copertura del rischio di premorienza è riconosciuto un credito di imposta annuo del 50% dell’importo.

I tassi di interesse APE

Sono stati fissati dall’ ABI i tassi di interesse che saranno applicati ai primi prestiti APE, che saranno aggiornati periodicamente:

  • TAN – tasso annuo nominale lordo = 2,838% in fase di erogazione e 2,938% in fase di ammortamento.
  • TAEG – tasso effettivo globale – tra 5,89% e 6,23%, dipende dalla durata dell’anticipo: leggermente più alto per chi esce solo un anno prima, più basso per chi utilizza tutto il periodo.

Considerando che il 50% di questi interessi saranno coperti da una detrazione fiscale, il prestito per l’indennità APE avrà un tasso del 1,47% netto e TAEG del 3,3%, valori nettamente inferiori agli attuali tassi medi di credito al consumo.

In pratica l’incidenza della restituzione di tale prestito sulla pensione definitiva saranno le seguenti:

  • 1,57% per un prestito anticipato di 12 mesi rispetto all’età della pensione;
  • 3,07% per un anticipo di 24 mesi;
  • 4,49% per anticipo di 36 mesi;
  • 5,49% per anticipo di 43 mesi.

Gli adempimenti dell’APE volontario

Per la richiesta dell’APE sono necessari due diversi adempimenti:

  • la domanda di certificazione dei requisiti per l’APE. La procedura online è disponibile dal 13 febbraio 2018 e può essere fatta direttamente dall’interessato o dagli intermediari autorizzati attraverso l’uso dell’identità digitale SPID o il PIN dell’INPS, utilizzando il servizio online dedicato sul sito INPS/Prestazioni e servizi. L’Istituto verifica il possesso dei requisiti di legge, certifica il diritto all’APE e quindi comunica al richiedente l’importo minimo e massimo del prestito ottenibile.
  • Una volta ottenuta la certificazione del diritto all’APE, l’interessato può procedere, sempre attraverso l’uso dell’identità digitale SPID almeno di secondo livello, all’invio della domanda di accesso all’APE, che comprende la domanda di pensione di vecchiaia, la domanda di finanziamento, la domanda di assicurazione e l’istanza di accesso al fondo, da liquidare al raggiungimento dei requisiti di legge.

La domanda APE non è revocabile, salvo il diritto di recesso nei termini previsti dalla Legge. Nella domanda il richiedente deve indicare sia la banca che l’impresa assicurativa alla quale richiedere il finanziamento e la copertura del rischio di premorienza.

L’istituto finanziatore trasmette all’INPS il contratto di prestito ovvero l’eventuale comunicazione di rifiuto dello stesso. In caso di concessione del prestito, dal momento in cui il contratto è reso disponibile online al richiedente decorrono i termini di 14 giorni per esercitare il diritto di recesso.

Estinzione anticipata del prestito APE

È possibile richiedere un’estinzione parziale o totale del finanziamento, sia durante la fase di erogazione, sia durante la fase di restituzione:

  • Nel caso di estinzione parziale, l’Istituto finanziatore rideterminerà la rata di ammortamento da decurtare sulla pensione.
  • Nel caso di estinzione totale, questa comporta anche l’estinzione della relativa copertura assicurativa e della relativa garanzia del fondo.

Il caso morte prima della fine della restituzione

In caso di decesso dell’interessato prima dell’intera restituzione del debito l’assicurazione versa alla banca il debito residuo. L’eventuale pensione ai superstiti viene corrisposta senza decurtazioni.

Ad maiora!!   

         Ordine Provinciale                                                      Centro Studi
Consulenti del Lavoro di Napoli                             “Raffaello Russo Spena”

              Il Presidente                                                           Il Coordinatore                                                                                             F.to Dott. Edmondo Duraccio                                F.to Dott. Francesco Capaccio

(*) DOCUMENTO INTERNO RISERVATO ESCLUSIVAMENTE AGLI ISCRITTI ALL’ORDINE DEI CONSULENTI DEL LAVORO DI NAPOLI. E’ FATTO DIVIETO, PERTANTO, DI RIPRODUZIONE ANCHE PARZIALE. DIRITTI RISERVATI AGLI AUTORI         

 ED/FC/FT

 

Condividi:

Modificato: 2 Agosto 2023