16 Febbraio 2023

Il Presidente del CNO, Rosario De Luca, si rivolge al Ministro dei Trasporti ed Infrastrutture, On. Matteo Salvini, in merito alle “politiche di genere” negli appalti pubblici di cui al nuovo Codice degli Appalti in discussione presso il Parlamento. Le riflessioni e le richieste, da tecnici, del ns. CNO. Nota Prot. 2023/0000813 del 3 febbraio 2023.

 

La nostra Categoria non ha bisogno, al proprio interno, di attenzionare la tematica della parità di genere in quanto, in relazione agli iscritti, conta il 53% di maschi ed il 47% di donne donde, tra qualche anno, si invertiranno i generi meno rappresentati.
Inoltre, il 30% dei componenti i CPO sono di genere femminile, numerose colleghe sono Presidenti di CPO o Segretari o Tesorieri.
Abbiamo avuto una Presidente donna (Gabriella Perini) cui ha fatto seguito per altri 17 anni un’altra collega, Marina Calderone, oggi Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Numerose colleghe, poi, fanno parte, a livello Regionale della Consulta per le condizioni della Donna.
Eppure, nell’ambito di quella “terzietà” che ci caratterizza e per il ruolo di operatori calati nel sociale, abbiamo sentito il dovere di interloquire con il Ministro Matteo Salvini proprio sotto l’aspetto della parità di genere nel nuovo Codice degli Appalti in discussione presso il Parlamento.
Il Presidente del CNO, Rosario De Luca, con Nota Prot.2023/0000813 del 3 febbraio scorso ha sottoposto alcune riflessioni al Ministro Salvini proprio sul nuovo Codice degli Appalti in relazione alla parità di genere.
Ha, in primis, evidenziato il ruolo dei Consulenti del Lavoro impegnati nelle aziende a certificare e sviluppare sistemi di gestione del personale che garantiscano pari opportunità e pari condizioni lavorative e retributive tra i generi.
Si è soffermato, poi, sulla disposizione di cui all’art. 106, co. 8 dello schema del nuovo codice degli appalti in discussione in Parlamento. La norma in questione ripropone, infatti, il meccanismo di riduzione della garanzia provvisoria per le aziende in possesso della certificazione per la parità di genere all’interno delle organizzazioni, portando però dal 30 al 20, rispetto al codice attualmente vigente, la percentuale di riduzione di tale garanzia.
Si tratta di una norma, ad avviso del Presidente del CNO, che risulta fortemente penalizzante per quelle aziende, spesso di piccole dimensioni, che in questi anni hanno investito sulle politiche di genere, implementando sistemi organizzativi e di gestione delle risorse umane innovativi e virtuosi. Per questo, il Presidente De Luca, ha chiesto al Ministro di valutare una modifica del citato articolo 106, al fine di non disincentivare le aziende nell’adozione di politiche di promozione e coinvolgimento lavorativo del genere meno rappresentato dichiarandosi certo della sua attenzione su temi di così rilevante interesse per lo sviluppo dell’economia del nostro Paese.
Buon lavoro

Ad maiora

IL PRESIDENTE
EDMONDO DURACCIO

(*) Rubrica contenente informazioni riservate ai soli iscritti all’Albo dei Consulenti del Lavoro di Napoli. Riproduzione, anche parziale, vietata. Redazione a cura della Commissione Comunicazione Istituzionale del CPO di Napoli.
ED/ED

Condividi:

Modificato: 2 Agosto 2023