3 Gennaio 2023

 

Dal 1 gennaio 2023 è in vigore la legge di Bilancio di previsione 2023 e di bilancio pluriennale 2023/2025. Si tratta della Legge 29 dicembre 2022 n. 197 che contiene numerose disposizioni a sostegno di lavoratori, imprese e famiglie

E’ successo, a livello di tempistica, un mezzo miracolo! Dopo appena un mese e mezzo dalla nomina e successiva fiducia del Parlamento al Governo presieduto da Giorgia Meloni, è stata approvata la legge di Bilancio previsionale 2023 e di bilancio pluriennale 2023/2025.

A tempo di record e senza incorrere in conseguenze nefaste correlate alla mancata approvazione entro il termine del 31 dicembre.

Ed è stata una Legge di Bilancio dove quelle poche risorse, come da impegni presi e seguendo la scia di quanto fatto dal Governo Draghi, sono state destinate ad imprese, famiglie e lavoratori.

Si tratta della Legge 29 dicembre 2022 n. 197 che, a partire da oggi, sarà oggetto di eventi formativi da parte del ns. CPO in quanto ci sono adempimenti e funzioni di ns. competenza.

E’, comunque, ciò che accade ogni anno!

Numerose le misure a sostegno di lavoratori, famiglie ed imprese!

Tra le principali, il taglio del cuneo fiscale per il 2023, confermato al 2% per i redditi annui fino a 35mila euro e al 3% per quelli fino a 25mila euro; la possibilità, in via sperimentale, di conseguire il diritto alla pensione anticipata a 62 anni di età e con un’anzianità contributiva minima di 41 anni (“pensione anticipata flessibile”); estensione dell’Ape Sociale fino al 31 dicembre 2023; introduzione di un'ulteriore versione per il 2023 di “Opzione Donna”, di cui potranno beneficiare le lavoratrici, dipendenti o autonome, che entro il 31 dicembre 2022 hanno maturato un’anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni e un’età anagrafica di almeno 60 anni, ridotta di un anno per ogni figlio nel limite massimo di 2 anni, a condizione di essere “caregiver”, invalide almeno al 74%, o licenziate/dipendenti da aziende in crisi.

Nel provvedimento, spazio anche all’incremento dei trattamenti previsti dal Fondo per le vittime dell’amianto, alla riforma del Reddito di Cittadinanza (riconosciuto nel 2023 nel limite massimo di 7 mensilità per i beneficiari occupabili) e alla proroga al 31 marzo 2023 dello smart working per i lavoratori fragili. Accanto a ciò, prevista l’una tantum per i pubblici dipendenti, un incremento pari al 50% della maggiorazione sull'assegno unico e universale per le famiglie con figli di età inferiore a un anno, nonché un incremento all'80% della retribuzione per il primo mese di congedo parentale fruibile fino al sesto anno di vita del bambino.

Ci sarà, dunque, tanto da discutere.

Questo è solamente un quadro sintetico dei principali provvedimenti.

Buon lavoro

Ad maiora

IL PRESIDENTE
EDMONDO DURACCIO

 

(*) Rubrica contenente informazioni riservate ai soli iscritti all’Albo dei Consulenti del Lavoro di Napoli. Riproduzione, anche parziale, vietata. Redazione a cura della Commissione Comunicazione Istituzionale del CPO di Napoli.

ED/ED

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Modificato: 2 Agosto 2023