4 Agosto 2022

La Presidente Calderone con Nota Prot. 0005469/U del 3 agosto si rivolge al Ministro della Pubblica Amministrazione, Brunetta, e al Ministro del Lavoro, Orlando, per rappresentare altre criticità del Decreto Legislativo 104/2022 (Decreto “Trasparenza”) anche in relazione alla disposizione per i dipendenti degli Enti Pubblici (tra cui quelli degli Ordini Professionali).

Diciamocela tutta: non ci aspettavamo tutto questo caos creato da una Normativa di attuazione di una Direttiva U.E. in materia di informativa e trasparenza nella gestione dei rapporti di lavoro. E’ stata disattesa, in pejus, la direttiva e perfino la legge Delega come abbiamo evidenziato anche sui “social”.

E questo per non parlare del 13 agosto come data di entrata in vigore.

Ed allora la ns Presidente, che tiene sempre i contatti con i Presidenti dei CPO, in una chat “dedicata”, ha scritto anche al Ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, e, ovviamente, al Ministro del Lavoro, Andrea Orlando, per quella parte di decreto legislativo 104/2022 (Decreto Trasparenza) riservato alle informative che le Pubbliche Amministrazioni devono fornire ai dipendenti: una serie di criticità operative che la ns Presidente ha ben evidenziato con la Nota prot. 0005469/U del 3 agosto scorso che vi riportiamo testualmente:

Onorevoli Ministri,

sottopongo alla Vostra attenzione alcune criticità operative che discendono da una prima lettura del testo del Decreto Legislativo 27 giugno 2022 n. 104, con particolare riferimento all’articolo 1, comma 2, che prevede che “Il presente decreto si applica altresì ai rapporti di lavoro dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e a quelli degli enti pubblici economici.”

La scelta di applicare il menzionato Decreto anche ai rapporti di lavoro dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni potrebbe determinare una paralisi delle fasi di redazione e consegna dei contratti di assunzione e delle relative informative, all’esito dei numerosi concorsi pubblici attualmente in corso di svolgimento. Inoltre, l’esercizio della facoltà di richiedere l’informativa da parte dei dipendenti già in forza potrebbe incidere notevolmente sul carico di lavoro delle amministrazioni.

Quanto sopra anche in considerazione della previsione della medesima norma, dell’incidenza dell’adempimento ai fini della responsabilità dirigenziale e della misurazione della performance.

Pertanto, sarebbe opportuno intervenire sulla data di entrata in vigore del Decreto Legislativo, o in subordine differire il momento di decorrenza della sanzionabilità dell’eventuale inadempimento, al fine di evitare di dover sottoporre l’apparato delle Pubbliche Amministrazioni a esigenze organizzative burocratiche e onerose nel tradizionale periodo di riposo e di allentamento delle attività lavorative e nel contempo consentire un opportuno adeguamento organizzativo alle nuove disposizioni.

A tale ultimo fine si segnala, inoltre, l’opportunità di armonizzare l’applicazione della norma alla Pubblica Amministrazione nel suo complesso, istituendo un modello unico di contratto di assunzione e/o di informativa applicabile ai rapporti di lavoro dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e a quelli degli enti pubblici economici. Ciò, salvo auspicabili differimenti, entro la data di entrata in vigore del Decreto, ovvero il 13 agosto.

In conclusione si chiedono le modalità ed i tempi con cui si intende ottemperare alla previsione del nuovo comma 6 dell’art. 1 del decreto legislativo 26 maggio 1997, n. 152, circa la pubblicazione sui siti internet istituzionali del Ministero del Lavoro (per il comparto privato) e del Dipartimento della Funzione Pubblica (per le pubbliche amministrazioni) delle disposizioni normative, e dei contratti collettivi nazionali, relative alle informazioni che devono essere comunicate dai datori di lavoro e consentire agli stessi di adempiere al nuovo obbligo nei tempi previsti dalla norma.

Nel consueto spirito di collaborazione istituzionale, invio i miei più distinti saluti.

E meno male che questa legislatura volge al termine. La Politica non può essere lontana dalla realtà.

Ma Orlando c’è stato mai in un’azienda o in uno studio di consulenza del lavoro?

Buon lavoro

Ad maiora

IL PRESIDENTE
EDMONDO DURACCIO

 

(*) Rubrica contenente informazioni riservate ai soli iscritti all’Albo dei Consulenti del Lavoro di Napoli. Riproduzione, anche parziale, vietata. Redazione a cura della Commissione Comunicazione Istituzionale del CPO di Napoli.

ED/ED

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Modificato: 2 Agosto 2023