23 Maggio 2022

ProfessioniItaliane (C.U.P. e R.P.T.)  si rivolge al Presidente della Commissione Giustizia del Senato, Andrea Ostellari, chiedendo l’approvazione del DDL sull’Equo Compenso senza alcuna modifica rispetto al testo approvato dalla Camera dei Deputati. La lettera del 18 maggio.

E’ appena il caso di dirlo: “Speriamo che il tutto finisca presto e bene”. Questo è l’auspicio che possiamo esprimere sulla “vexata” quaestio relativa al DDL sull’Equo compenso approvato dalla Camera ed ora all’esame della Commissione Giustizia del Senato.

Dopo l’eliminazione delle “tariffe” professionali occorre che il libero mercato, specie quello rappresentato da poteri forti faccia riferimento ad un equo compenso di base così come, per il costo della mano d’opera si prendono a base i decreti Ministeriali contenenti il costo del lavoro per le varie categorie di attività ed alla luce dei CCNL stipulati dalle rispettive organizzazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative.

Davvero questo provvedimento latita da parecchio tempo nel Parlamento ed i CDL si attendono un atto di equità sulla scorta della considerazione che l’art.36 della Costituzione non si riferisca solo al lavoro subordinato e che le norme del codice civile in materia di compenso per lavoratori autonomi facciamo riferimento alla qualità della prestazione.

Ma la qualità della prestazione non può non tener conto dei “costi” che i professionisti sostengono ad iniziare da quello della Formazione per loro e per i loro dipendenti.

Da qui la lettera di ProfessionItaliane (C.U.P. e Reti delle Professioni Tecniche) al Presidente della Commissione Giustizia del Senato, Andrea Ostellari per ribadire la richiesta dell’approvazione definitiva del Ddl senza ulteriori modifiche. Indispensabile giungere al più presto all’approvazione definitiva del testo del Disegno di legge sull’equo compenso ai professionisti, senza apportare ulteriori modifiche alla versione licenziata dalla Camera dei Deputati e ora all’attenzione della Commissione Giustizia del Senato.

Dunque, a ribadirlo ProfessionItaliane, l’Associazione che raggruppa 23 Consigli Nazionali ordinistici e circa 2.000.000 di professionisti, in una lettera inviata il 18 maggio scorso al Presidente della Commissione Giustizia, Andrea Ostellari, al relatore del Ddl, Emanuele Pellegrini, e ai componenti della Commissione.

Pur ritenendo legittima la possibilità di apportare ulteriori modifiche al testo di legge di iniziativa parlamentare, Armando Zambrano e Marina Calderone, rispettivamente presidente e vicepresidente dell’Associazione, sottolineano l’urgenza di dare ai professionisti italiani un testo, atteso ormai da troppo tempo, che sia “organico e completo” sulla materia, per porre fine alle prestazioni professionali gratuite e imporre il rispetto dei principi dell’equo compenso ai committenti cosiddetti “forti”.

“Prioritaria e indispensabile – si legge nella lettera – l’approvazione definitiva del provvedimento nella stesura attuale senza modifiche” per non vanificare tutti gli sforzi fatti finora, che hanno richiesto un iter parlamentare lungo e complesso per arrivare oggi ad un testo di legge migliorato sotto numerosi aspetti: dall’aggiornamento dei parametri con cui individuare i compensi alla rideterminazione dei corrispettivi non corrisposti; dalla nullità delle clausole vessatorie all’impugnativa per le parti non conformi dei contratti d’opera. Ma anche la possibilità di avere chiarimenti sui tempi della prescrizione per responsabilità professionali con decorrenza dalla data della prestazione; prescrivere i compensi a partire dall’ultima prestazione eseguita; intraprendere un’azione di classe da parte dei Consigli Nazionali degli Ordini, senza dimenticare la nascita di un Osservatorio nazionale sull’equo compenso.

I professionisti “non possono permettersi di perdere questa irrinunciabile occasione”, ha sottolineato ProfessionItaliane, rimandando ulteriori miglioramenti del Disegno di legge in sede di formulazione di altri provvedimenti legislativi da approvare entro la fine della Legislatura.

Buon lavoro

Ad maiora

IL PRESIDENTE
EDMONDO DURACCIO

 

(*) Rubrica contenente informazioni riservate ai soli iscritti all’Albo dei Consulenti del Lavoro di Napoli. Riproduzione, anche parziale, vietata. Redazione a cura della Commissione Comunicazione Istituzionale del CPO di Napoli.

ED/ED

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Modificato: 2 Agosto 2023