6 Agosto 2020

Il CNO, dopo la giornata di mobilitazione generale del 29 luglio scorso e gli incontri con i vertici INPS e con il Ministro per i rapporti con il Parlamento, ha chiesto formalmente che nel Decreto di Agosto sia inserita una sanatoria su tutti i termini scaduti in precedenza correlati alle procedure di ammortizzatori sociali COVID-19.

 

Sarebbe troppo lungo e sicuramente pleonastico riproporre tutte le osservazioni del ns. CPO su questa vicenda degli ammortizzatori sociali COVID-19 CON LE CONSEGUENZIALI PROPOSTE.

Basta vedere qualche numero precedente di questa Rubrica o farsi una “navigazione” sul profilo “social” del CPO di Napoli: altro modo “intelligente” per interloquire, principalmente, con i ns. iscritti ed essere loro tangibilmente vicini nella quotidianità.

Qualcuno di voi sicuramente ricorderà che alla vigilia della mobilitazione del 29 luglio, attraverso la voce del ns. Presidente, Edmondo Duraccio, chiedemmo:

  1. Un tavolo congiunto con INPS/Ministero per una riscrittura condivisa di regole;
  2. Una sanatoria sui periodi precedenti;
  3. L’abolizione di tutti i termini perentori e decadenziali con traslazione oneri al datore di lavoro.

Dopo la mobilitazione vi fu un incontro importante tra i vertici del CNO e quelli dell’INPS oltre che con il Ministro dei Rapporti con il Parlamento, D’Incà, che volle ascoltare dalla viva voce della Presidente Calderone le motivazioni del disagio categoriale per la vicenda delle Casse Integrazioni.

Evidentemente il “garbo istituzionale” che ci distingue dai giudizi accalorati di tanti colleghi non ha fatto presa se, appena due giorni dopo, l’INPS con Msg. 3007 del 31 luglio 2020 annunciava la decadenza per errori o ritardi negli SR41.

I termini di presentazione di tutte le istanze di integrazione salariale e dei rispettivi modelli per richiedere il pagamento diretto della prestazione all’Inps, dall’entrata in vigore del D.L. n. 52/20, sono a pena di decadenza.

Questi termini capestro sono stati introdotti nell’arco di appena quattro mesi in cui si sono susseguiti tre decreti-legge, due leggi di conversione e una produzione incredibile di prassi amministrativa a cura dell’Inps. Tutto ciò ha creato disorientamento e preoccupazione ai Consulenti del Lavoro che si sono ritrovati  a dover trattare oltre l’80% delle istanze di cassa integrazione ad oggi presentate all’Istituto.
Immediato fu l’intervento della ns. Presidente, Marina Calderone, che eccepì la vicenda in questo modo: “È inaccettabile il principio della decadenza dei termini in piena fase emergenziale, quando invece le aziende andrebbero aiutate a gestire la grave crisi in cui versano".

Da qui, l’annuncio che il CNO sarebbe intervenuto con ogni strumento giuridico adeguato per impedire gli effetti negativi che ne sarebbero scaturiti.

Ed ecco che, alla vigilia del varo del Decreto legge “Agosto”, la Presidente Calderone ha comunicato: "Per questo abbiamo richiesto l’inserimento nel prossimo decreto Agosto di una sanatoria su tutti i termini scaduti in precedenza, permettendo un nuovo inoltro delle istanze per chi fosse incappato nella tagliola della decadenza generata anche dalla confusione creatasi a causa della convulsa emissione di decreti e circolari spesso contrastanti tra di loro”.

La cosa grave in tutta questa vicenda è che il Parlamento, agendo sul deficit, ha concesso all’esecutivo risorse finanziarie per la CIG (essendovi in contemporanea, l’assurdo divieto di licenziamento).

Quindi, se quella è la dotazione da erogare in CIG, perché addossarla ai datori di lavoro per un errore o un ritardo?

Non si può lavorare così!!!!

Buon Lavoro

Ad maiora

IL PRESIDENTE
EDMONDO DURACCIO

 

(*) Rubrica contenente informazioni riservate ai soli iscritti all’Albo dei Consulenti del Lavoro di Napoli. Riproduzione, anche parziale, vietata. Redazione a cura della Commissione Comunicazione Istituzionale del CPO di Napoli.

ED/FC

 

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Modificato: 3 Agosto 2023