21 Maggio 2020

D.L. 19 Maggio 2020 n.34, c.d. Decreto “Rilancio”. I liberi professionisti iscritti in Casse di Previdenza Private, non hanno diritto al contributo a fondo perduto previsto dall’art. 25 del citato provvedimento mentre possono essere destinatari del Reddito di Ultima Istanza (art. 78 Decreto citato). Rabbia e delusione del C.U.P. e della R.P.T. per l’inaccettabile discriminazione.

 

Ormai anche i bimbi delle Scuole Materne conoscono la Costituzione ed in particolare il “principio” secondo il quale la ns. Repubblica democratica è fondata sul “lavoro” e che lo stesso debba essere tutelato in ogni sua forma.

In occasione del Congresso di Categoria a Napoli, Teatro Augusteo, a fine Aprile 2017, il Prof. Giovanni Maria Flick tenne una brillante relazione sull’equiparazione tra lavoro autonomo e lavoro subordinato nell’ambito di tutele costituzionali in condizione di assoluta parità.

Anche il ns. Presidente, Edmondo Duraccio, come ricorderete, tenne un’applaudita relazione “sull’equo compenso” ritenendo di estendere la disposizione dell’art. 36 della Costituzione anche ai lavoratori autonomi e libero-professionali.

Fu fatta a Dicembre dello stesso anno la normativa sull’equo compenso.

Principi sacrosanti, dunque, alla portata di tutti….”La Repubblica tutela il lavoro in ogni sua forma”.

Eppure il Decreto Legge 19 maggio 2020 n. 34 ha compiuto una terribile discriminazione tra lavoratori autonomi escludendo dai destinatari del contributo a fondo perduto (id: art. 25 del Decreto) i liberi professionisti ordinistici a cui non resta che aggrapparsi al c.d. reddito di ultima istanza (id: art. 78).

Immediata la reazione della Presidente del C.U.P., Marina Calderone, e del Presidente della R.P.T., Zambrano, che, nel denunciare l’esclusione dei professionisti ordinistici dai destinatari del contributo a fondo perduto, hanno chiesto al Governo pari dignità per tutte le Partite IVA.

In effetti, gli Ordini e i Collegi ai quali sono iscritti oltre 2,3 milioni di professionisti hanno denunciato con forza l’esclusione dalla norma che disciplina il contributo a fondo perduto a favore degli autonomi e delle imprese che, nel mese di aprile 2020, abbiano registrato un calo superiore a un terzo del fatturato rispetto allo stesso mese del 2019. La triste quanto inaccettabile novità emerge dal DL “Rilancio” nel quale si specifica che tra i soggetti esclusi del beneficio rientrano ora anche “i professionisti iscritti agli enti di diritto privato di previdenza obbligatoria di cui ai decreti legislativi 30 giugno 1994, n.509 e 10 febbraio 1996, n. 103”.

L’esclusione di tutti i professionisti ordinistici dall’accesso ai contributi a fondo perduto che emerge a sorpresa NELLA VERSIONE DEFINITIVA DEL Decreto Legge 34/2020 – hanno lamentato le rappresentanze istituzionali dei professionisti – è una scelta inaccettabile che dimostra una volta di più un atteggiamento sostanzialmente punitivo della politica nei confronti di un settore determinante per il sistema economico del nostro Paese che, esattamente come tutte le altre realtà del mondo del lavoro autonomo e dipendente, sta attraversando una fase di enorme difficoltà che necessita di un sostegno concreto da parte dello Stato. Avevamo – hanno continuato – già denunciato la disparità di trattamento riservataci nel DL “Cura Italia”. La modifica appena apportata al DL “Rilancio” è una conferma della scarsa consapevolezza dei problemi di milioni di lavoratori. Ci batteremo per modificare questa norma e affinché ci sia un’equiparazione tra le misure per le imprese e quella per i professionisti. Gli Ordini e i Collegi professionali chiederanno al Governo un intervento per sanare questa evidente disparità di trattamento.

Tutti concordi, dunque, il Consiglio Nazionale Consulenti del Lavoro, Consiglio Nazionale Ingegneri, Consiglio Nazionale Dottori Agronomi e Dottori Forestali, Collegio Nazionale Agrotecnici ed Agrotecnici Laureati, Consiglio Nazionale degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori, Consiglio Nazionale Assistenti Sociali, Consiglio Nazionale Attuari, Consiglio Nazionale Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, Consiglio Nazionale Forense, Consiglio Nazionale Geologi, Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati, Consiglio Nazionale Giornalisti, Consiglio Nazionale del Notariato, Consiglio Nazionale Periti Agrari e Periti Agrari Laureati, Consiglio Nazionale Periti Industriali e Periti Industriali Laureati, Consiglio Nazionale Psicologi, Consiglio Nazionale Spedizionieri Doganali, Consiglio Nazionale Tecnologi Alimentari, Federazione Nazionale degli Ordini dei Chimici e dei Fisici, Federazione Nazionale degli Ordini e delle Professioni Infermieristiche, Federazione Nazionale degli Ordini della Professione Ostetrica, Federazione Nazionale degli Ordini dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione, Federazione Nazionale Ordine Veterinari Italiani

Veramente ci auguriamo che venga posto un rimedio a questa incongruenza sul presupposto che la crisi sociale derivante da quella sanitaria COVID-19 ha avuto influenza negativa sul lavoro e sul fatturato della maggior parte delle professioni.

 

Cordiali saluti.

Buon Lavoro

Ad maiora

 

IL PRESIDENTE

EDMONDO DURACCIO

 

(*) Rubrica contenente informazioni riservate ai soli iscritti all’Albo dei Consulenti del Lavoro di Napoli. Riproduzione, anche parziale, vietata. Redazione a cura della Commissione Comunicazione Istituzionale del CPO di Napoli.

ED/FC

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Modificato: 3 Agosto 2023