10 Ottobre 2019

Prossima legge di stabilità. Riunione alle Commissioni Finanze Riunite di Camera e Senato con partecipazione degli Ordini Professionali. Smentita dal Ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri, l’ipotesi di introduzione della misura del “Daspo” per i professionisti che certificano crediti inesistenti. Il CNO ha accolto, con soddisfazione, le parole del Ministro. Se fosse andata avanti tale “ipotesi”, comunque pubblicizzata dalla stampa e dai media, i professionisti intermediari avrebbero avuto la sanzione della sospensione temporanea o definitiva dall’esercizio della professione. Il CNO aveva avanzato dubbi anche di natura costituzionale per l’evanescenza del diritto di difesa nella procedura di “Daspo”.

 

L’altro giorno si è svolta presso le Commissioni Finanze riunite di Camera e Senato l’audizione sulle linee programmatiche del M.E.F. con la partecipazione degli Ordini Professionali tra cui il nostro.

Inevitabilmente la discussione è scivolata sul provvedimento del “DASPO”, ampiamente pubblicizzato dalla stampa specializzata e dai media nei giorni precedenti, che avrebbe potuto colpire i professionisti “intermediari” a fronte di certificazioni di crediti inesistenti INPS/Fisco con la sanzione della sospensione temporanea o definitiva dall’esercizio della professione.

Invero, il ns. CNO aveva espresso, anche pubblicamente, dubbi sulla valenza giuridica e costituzionale del paventato provvedimento anche alla luce di un procedimento di irrogazione che rasentava, così come descritto dai media, la violazione del diritto alla difesa e la circostanza dell’esistenza di un “diritto interno” (id: codice deontologico) che già puniva tali comportamenti rispettando ovviamente l’aspetto procedurale e di garanzia nei confronti dell’incolpato.

Nel corso dell’audizione c’è stata la smentita del Ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, su tale ipotesi di introdurre un Daspo per i professionisti che certificano crediti inesistenti.

Da qui la soddisfazione del CNO per la precisazione del Ministro delle Economia e Finanze, Roberto Gualtieri, giacchè la notizia aveva allertato già gli organismi associativi ed ordinamentali delle professioni interessate con particolare riferimento alla procedura di irrogazione della sanzione.

La smentita del Ministro all’introduzione del Daspo per i professionisti intermediari, tra cui i Consulenti del Lavoro, nella prossima Legge di Bilancio, così come la volontà del Ministero di rivedere gli strumenti esistenti contro le frodi per renderli più efficaci, è stata accolta con favore dalla Categoria.

Infatti, pur condividendo le finalità complessive del contrasto al fenomeno dell’evasione fiscale e contributiva, così come l’esigenza di punire duramente i soggetti interessati, il Consiglio Nazionale dell’Ordine aveva manifestato in queste settimane diverse perplessità sul meccanismo sanzionatorio, sulle modalità applicative di tale misura e, cosa ben più rilevante, sul quadro delle garanzie procedimentali che presiedevano all’adozione del provvedimento. Se si vogliono introdurre meccanismi anche di natura cautelare, finalizzati ad impedire comportamenti devianti e fraudolenti da parte di professionisti scorretti, non si può non tenere conto – ha evidenziato il CNO – che nei vari ordinamenti professionali già esistono precise norme deontologiche che sanzionano tali comportamenti, corredate anche da adeguate sanzioni che vanno dalla sospensione temporanea alla radiazione dell’iscritto.

“Unitamente a tali misure, vi sono anche precisi presupposti e garanzie procedurali di attivazione delle sanzioni, di competenza dei

Consigli di Disciplina degli Ordini. Questi ultimi operano con terzietà sulla base di una nomina effettuata dai Presidenti dei Tribunali territorialmente competenti”, ha evidenziato la Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, Marina Calderone.

Non possiamo ritenere praticabili eventuali soluzioni normative che prevedano automatismi sanzionatori ancorati a presupposti non meglio identificati e che non tengano conto della riconosciuta autonomia degli ordinamenti professionali in materia”, ha poi aggiunto.

Dal Consiglio Nazionale dell’Ordine la rinnovata disponibilità ad un confronto per trovare nuovi strumenti per intensificare il contrasto all’evasione fiscale. Tema che interessa molto da vicino i Consulenti del Lavoro, intermediari dei cittadini, delle imprese e degli enti interessati.

Ancora una volta, nel confronto con la Istituzione, si è voluto evidenziare la “terzietà” che sovraintende le nostre prestazioni nella gestione, in primis, dei rapporti di lavoro ed in quella dei rapporti giuridici previdenziali e di imposta oltre alla circostanza che la legalità rappresenta il nostro fiore all’occhiello essendo al servizio dello Stato, Imprese e Lavoratori.

Buon lavoro

Ad maiora

IL PRESIDENTE
EDMONDO DURACCIO

(*) Rubrica contenente informazioni riservate ai soli iscritti all’Albo dei Consulenti del Lavoro di Napoli. Riproduzione, anche parziale, vietata. Redazione a cura della Commissione Comunicazione Istituzionale del CPO di Napoli.

ED/FC

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Modificato: 3 Agosto 2023