7 Gennaio 2019

I morosi della quota 2018 erano, al 21 dicembre 2018, ben 325. Tra pochissimi giorni, quale atto dovuto, sarà inviato by pec un formale sollecito ai colleghi morosi concedendo loro 10 giorni per l’adempimento. Decorso tale lasso di tempo ed essendosi maturata la morosità oltre 12 mesi si provvederà a trasmetterla al Consiglio di Disciplina.

 

Non vorremmo, invero, mai parlare di colleghi morosi ben comprendendo che possano essersi verificate, nella migliore delle ipotesi, delle normali “dimenticanze” oltre, in altre, delle impossibilità sopravvenute.

In data 21 dicembre 2018, di svolgimento dell’ultima seduta del Consiglio dell’anno appena trascorso, il Tesoriere, in seduta riservata, ha esposto i dati relativi alle “morosità” fino a quella data. In tutto erano inadempienti nel versamento della quota 2018 ben 325 colleghi di cui 294 iscritti, 30 già sospesi per inadempienze relative ad anni precedenti e 1 collega che ha cessato nel 2018 la propria attività.

Il tutto entrerebbe nella normalità dovuta ad un semplice status di moroso con ulteriore addebito di sanzioni ed interessi se la legge 12/79 (la nostra legge istitutiva) non prevedesse anche la sanzione, ex art. 29 sub lettera d), della sospensione dall’esercizio della professione per l’inadempienza della morosità oltre i 12 mesi.

Ciò significa che dal 1 gennaio 2019 i morosi della quota anno 2018 si ritrovano perfettamente nella condizione di essere, necessariamente, deferiti al Consiglio di Disciplina.

Quest’ultimo Organo, come ormai a vostra conoscenza, ha sostituito il CPO nella potestas puniendi per le violazioni della legge 12/79 e del codice deontologico.

Noi, come CPO, ce la mettiamo tutta cercando di non darvi fastidio.

Con molta discrezione vi inviamo, by pec, la circolare della quota corrente nei primi giorni del mese di gennaio laddove basterebbe un semplice annuncio in homepage del sito.

Entro il 30 novembre dello stesso anno, poi, sempre con la medesima discrezione, vi inviamo un sollecito.

Per la quota 2018 il Tesoriere ha atteso qualche giorno in più per la spedizione di un sollecito, di norma entro il 31 dicembre dell’anno di competenza, laddove la richiesta formale di pagamento della quota, di spettanza del CPO e del CNO attraverso F24 ed entro il 16 febbraio, è avvenuta con circolare n. 1 del 18 gennaio 2018.

Da domani, pertanto, i “morosi” 2018 si vedranno recapitare un sollecito formale con l’invito ad adempiere entro 10 giorni nel rispetto delle modalità ed importi indicati con la necessaria avvertenza dell’invio al Consiglio di disciplina in caso di superamento di quel termine.

Siamo sicuri che tranne casi di estrema impossibilità, la maggior parte dei destinatari del sollecito avrà ottenuto lo status di inadempiente per mera dimenticanza e che, quindi, provvederà.

La modalità di adempimento è sempre la stessa: Modello F24.

Oltre all’importo costituente la quota andranno versate le sanzioni economiche previste dal Regolamento emanato dal CNO.

Anche in questo caso, ed è meglio ribadirlo, il CPO è responsabile degli atti di riscossione della quota di pertinenza del CNO ivi compresi quelli di sollecito.

La Segreteria, ovviamente, è a disposizione per ogni chiarimento si rendesse necessario.

 Buon lavoro.

Ad maiora

IL PRESIDENTE
EDMONDO DURACCIO
 

 (*) Rubrica contenente informazioni riservate ai soli iscritti all’Albo dei Consulenti del Lavoro di Napoli. Riproduzione, anche parziale, vietata.

Redazione a cura della Commissione Comunicazione Istituzionale del CPO di Napoli.

ED/FC

 

 

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Modificato: 3 Agosto 2023