20 Settembre 2018

Il CPO di Napoli si rende promotore della presentazione di un DDL regionale per la promozione delle professioni con previsioni di “equo compenso” nei procedimenti di affidamento incarichi della Pubblica Amministrazione e nei casi in cui il privato committente di opere o servizi debba chiederne l’autorizzazione o l’abilitazione alla Pubblica Amministrazione. All’istanza dovrà essere allegata la dichiarazione del professionista, che ha seguito la pratica, di essere stato pagato indicando ed allegando copia della fattura. Il 25 Settembre prossimo la Consulta dei Presidenti sarà ricevuta dall’Assessore al Lavoro, Sonia Palmeri, cui il Presidente del CPO di Napoli si è rivolto per l’attuazione di tale importante istanza.

 

La tematica dell’equo compenso ci sta particolarmente a cuore. Non a caso ne abbiamo discusso proprio a Napoli, nel corso del IX Congresso Nazionale di Categoria, Teatro Augusteo di Napoli, dal 27 al 29 Aprile 2017.

Ci fu quella magnifica “lectio magistralis” a cura del Prof. Giovanni Maria Flick cui fece seguito una relazione del Presidente del CPO di Napoli, Edmondo Duraccio.

Non mancarono nemmeno interventi di politici ”locali”, vicini alla Categoria, come, ad esempio, l’Assessore al Lavoro della Regione Campania, Dottoressa Sonia Palmeri.

A seguire, poi, gli interventi “politici” del C.U.P. Nazionale, presieduto da Marina Calderone, e della R.P.T. per ottenere un provvedimento normativo sull’equo compenso per tutelare i professionisti nei rapporti con “committenti forti” (Banche, Assicurazioni) e nei capitolati di appalto.

Il tutto fu inserito nella Legge di Stabilità 2018 dopo che C.U.P. ed R.P.T. avevano organizzato alla fine di Novembre 2017 un’importante “convention” a Roma in subiecta materia, Teatro Brancaccio, con l’intervento dei Consigli Provinciali e Nazionali degli Ordini aderenti.

Da quel momento, a livello di Pubbliche Amministrazioni, si sono moltiplicati gli sforzi di attuazione del principio suddetto fino ad arrivare, di recente, a più Leggi Regionali che, di fatto, lo attuano mediante previsione legislativa del requisito dell’avvenuto pagamento al professionista, con sua declaratoria ex D.P.R. 445/2000, quale condicio sine qua non per ottenere dall’Ente Pubblico titoli amministrativi, autorizzatori ed abilitativi.

Ad esempio, la Regione Calabria, con legge Regionale 3 Agosto 2018, in BURC n. 83 del 06/08/2018, ha determinato “Norme in materia di tutela delle prestazioni professionali per attività espletate per conto dei committenti  privati e di contrasto all’evasione fiscale” in cui è previsto l’obbligo di allegare all’istanza di autorizzazione e/o abilitazione amministrativa la dichiarazione, ex D.P.R. 445/2000, del professionista comprovante l’avvenuto pagamento del compenso con indicazione degli estremi della fattura.

E’ la promozione della dignità economica e sociale delle lavoratrici e lavoratori autonomi a tutela, soprattutto, dei tanti giovani che incontrano difficoltà nel farsi strada nel mondo professionale oltre all’evidenziazione dello spirito di “legalità fiscale” degli Ordini Professionali.

Ci siamo rivolti, con apposita nota esplicativa datata 11 Settembre 2018, Prot. 1228/16, all’Assessore al Lavoro, Sonia Palmeri, chiedendole di essere partecipe delle aspettative del ns. Ordine Professionale, considerata la conoscenza e la reciproca istituzionale collaborazione, nel rendersi protagonista nella presentazione di una proposta di legge o di un provvedimento di Giunta avente medesimo valore dove il principio dell’equo compenso nei rapporti dei  professionisti con la Pubblica Amministrazione Regionale sia  prevalente e fondante nell’obbligazione economica oggetto del contratto tra le Parti, come da Legge di Stabilità 2018, alla luce dei Parametri Ministeriali e che nei provvedimenti di autorizzazione amministrativa a committenti privati uno  dei requisiti essenziali possa essere, alla luce anche di quanto deliberato normativamente in Regione Calabria, la dichiarazione del professionista, resa ex D.P.R. 445/2000,  di essere stato soddisfatto in ogni suo avere indicando, altresì, la fattura cui la prestazione si riferisce.

Come comprenderete, una eventuale proposta legislativa regionale contenente tali obblighi, sarebbe a vantaggio di tutte le libere professioni sia nei capitolati d’appalto della Pubblica Amministrazione Regionale Campana che in quelle attività commissionate dai privati ai professionisti richiedenti visti, autorizzazioni, abilitazioni, dalla P.A.. In quel caso occorrerà la prova che il privato committente abbia pagato il giusto onorario al professionista.

Avremmo preferito presentare una richiesta a nome del CUP Campania/Napoli.

Purtroppo non esiste più e ve ne abbiamo dato contezza in altro numero della presente Rubrica.

Ed allora, ci siamo resi partecipi di un’esigenza che riguarda tutte le libere professioni in quanto il pensiero nostro è sempre rivolto al ruolo ed importanza del CUP.

Il 25 Settembre prossimo la Consulta dei Presidenti dei CPO sarà ricevuta dall’Assessore Palmeri dove espliciterà nuovamente la richiesta di intervento in favore della predisposizione di questa proposta di legge.

E speriamo bene!!!!!

Buon lavoro

Ad maiora

IL PRESIDENTE
EDMONDO DURACCIO

 (*) Rubrica contenente informazioni riservate ai soli iscritti all’Albo dei Consulenti del Lavoro di Napoli. Riproduzione, anche parziale, vietata. Redazione a cura della Commissione Comunicazione Istituzionale del CPO di Napoli.

ED/FC

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Modificato: 3 Agosto 2023