20 Novembre 2017

Significativo buon inizio della Consigliatura da parte del CNO. Nel Decreto Legge fiscale, all’esame del Senato, inserita la disposizione che estende l’equo compenso a tutti i professionisti e non solo, quindi, agli Avvocati. Sarà obbligatorio per la P.A. e nei rapporti professionali con Banche, Assicurazioni e Imprese. Il compenso equo sarà quello stabilito dai “parametri”. Espresso anche il richiamo, ex art. 36 Costituzione, alla “quantità e qualità“ del lavoro prestato. La soddisfazione della Presidente Calderone. La conferenza stampa congiunta C.U.P./RPT.  La manifestazione del giorno 30 Novembre si terrà egualmente.

 

Sarà stata una coincidenza o il segno del destino. Sta di fatto che la Conferenza Stampa, di presentazione della Manifestazione C.U.P./R.P.T. del 30 Novembre a sostegno dell’equo compenso, fissata il 15 Novembre scorso presso la Camera dei Deputati ha avuto un epilogo importante.

Poche ore prima la Commissione Bilancio del Senato HA APPROVATO UN EMENDAMENTO che estende l’equo compenso a tutte le professioni (anche non ordinistiche) nei rapporti con Banche, Assicurazioni e Imprese in rapporto di posizione dominante. Del pari, la disposizione de qua richiama il principio, ex art. 36 della Costituzione, della quantità e qualità della retribuzione da intendersi, quindi, in senso lato e non solo come corrispettivo della prestazione dei dipendenti ed obbliga alla sua attuazione la Pubblica Amministrazione.

Per la quantificazione dell’equo compenso ci si riferisce ai Parametri di cui ai vari D.M. che stabiliscono i compensi, per le varie Categorie Professionali, in caso di conflitto innanzi all’autorità giudiziaria tra il professionista ed il cliente.

Incomincia, dunque, bene la Consigliatura del nuovo CNO dove la prima idea della Presidente, una sorta di “grundnorm”, era, appunto, l’equo compenso.

Nella speranza che vada tutto bene sia in aula del Senato, con o senza questione di fiducia che, successivamente alla Camera dei Deputati, c’è da rimarcare (e scusate l’immodestia) come questa crociata sull’equo compenso sia partita da Napoli.

Ricorderete, infatti, al Teatro Augusteo di Napoli, IX Congresso Nazionale di Categoria dal 27 al 29 Aprile 2017, la “lectio magistralis” del Presidente emerito della Corte Costituzionale ed ex Ministro di Giustizia, Prof. Giovanni Maria Flick, sull’estensione della norma precettiva, ex art. 36 Costituzione, anche ai compensi del lavoratore autonomo.

Anche il ns. Presidente Edmondo Duraccio parlò, nel suo intervento al Congresso di Napoli, su questa materia evidenziando che era in favore degli utenti che se ne sarebbero giovati in qualità di prestazione, cosa, invece, non garantita da una lotta selvaggia al ribasso che avrebbe, alla lunga, portato ripercussioni negative nei confronti dell’Enpacl, traducendosi in morosità contributiva per carenza finanziaria.

Per non parlare delle Associazioni di Categoria e da qualche tempo prossimo delle STP che vedono come soci di capitali note aziende di software paghe!!!!

Ed è chiaro che, dopo la notizia dell’approvazione dell’emendamento sull’equo compenso e pur esprimendo tutte le cautele del caso, la Conferenza stampa del 15 Novembre scorso presso la Camera dei Deputati, organizzata dal C.U.P. presieduto dalla Presidente Marina Calderone e dalla Rete Professioni Tecniche rappresentata da Armando Zambrano ha avuto un contenuto diverso.  

Sia il C.U.P. che la R.P.T. hanno espresso soddisfazione per l’approvazione dell’emendamento. Il 30 Novembre prossimo, al Teatro Brancaccio, si terrà egualmente l’assemblea delle Professioni per sancire l’unità delle stesse.

 “Ringraziamo il Governo e tutte le forze politiche che hanno fatto sì che il diritto all’equo compenso sia stato esteso a tutti i professionisti. E’ un risultato che aspettavamo da tempo e lo consideriamo molto importante. Sarà necessario limare qualcosa, vigilare sull’iter parlamentare, ma è una base importante da cui partire”. Così, Marina Calderone (CUP) e Armando Zambrano (RPT) hanno commentato l’approvazione dell’emendamento che allarga l’introduzione dell’equo compenso a tutti i professionisti.

Fa piacere constatare – ha dichiarato Calderone – di aver fatto un grande passo in avanti dopo essersi posti un obiettivo. Con l’allargamento a tutti i professionisti dell’equo compenso si afferma la dignità del lavoro professionale. Questo risultato renderà ancora più interessante la manifestazione del 30 novembre che sarà ricca di contenuti e testimonierà il fatto che quando marciamo uniti possiamo perseguire grandi obiettivi”.

“Per troppo tempo – ha affermato Zambrano – i professionisti si sono sentiti sotto tiro. Non è stata riconosciuta la loro specificità. I professionisti italiani nel panorama internazionale rappresentano una straordinaria eccellenza, sebbene su di loro gravi un complesso di obblighi. Ora è necessario che tutti i professionisti, ordinistici e non, continuino a lavorare assieme perché hanno idee, progetti ed energie da mettere a disposizione del Paese”.

Alla conferenza stampa sono intervenuti alcuni rappresentanti istituzionali. Federica Chiavaroli, Sottosegretario al Ministero della Giustizia con delega alle professioni, si è espressa così: “Mi fa molto piacere essere qui a parlare dell’approvazione di una norma, come quella sull’equo compenso, che fissa un principio molto chiaro: essa si applica a tutti i professionisti e a tutti i committenti, senza distinzioni”.

Il Presidente della Commissione Lavoro del Senato, Maurizio Sacconi, ha annunciato che l’approvazione dell’emendamento supera di fatto il suo disegno di legge. Ha poi aggiunto: “Esprimo piena soddisfazione per questo risultato. riconosce l’equo compenso a tutti i professionisti, fissando un obbligo per tutti i committenti. Approfitto per fare i complimenti a CUP e RPT per il lavoro svolto. Sono stati bravi a tenere la barra dritta e a rappresentare, con argomentazioni forti, la bontà delle loro ragioni”.

L’efficacia dell’impegno congiunto CUP-RPT sul tema è stato sottolineato anche dal Presidente della Commissione Lavoro della Camera, Cesare Damiano, il quale ha poi aggiunto: “Quando si ottiene un risultato come questo, tutt’altro che scontato, bisogna essere orgogliosi. E’ stato un lavoro duro ma tutti assieme siamo stati capaci di concentrare gli sforzi su un obiettivo. Il caso Catanzaro, ma ancor di più la sentenza del Consiglio di Stato, rischiavano di far passare il concetto del lavoro gratuito che io combatto da sempre. Invece è arrivato questo importante passo in avanti. Il 30 novembre sarà anche un’occasione per rivendicare questo risultato dei professionisti”.

Buon lavoro

Ad maiora

IL PRESIDENTE
EDMONDO DURACCIO

(*) Rubrica contenente informazioni riservate ai soli iscritti all’Albo dei Consulenti del Lavoro di Napoli. Riproduzione, anche parziale, vietata.

Redazione a cura della Commissione Comunicazione Istituzionale del CPO di Napoli.

ED/FC

 

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Modificato: 3 Agosto 2023