11 Gennaio 2019

Tanti cari auguri di buon compleanno alla Legge 11 gennaio 1979 n. 12 istitutiva dell’Ordinamento della professione di Consulenti del Lavoro. Oggi compie 40 anni. La celebrazione, da questa mattina, presso il Palazzo dei Congressi di Roma alla presenza degli “Stati Generali della Categoria”. Tanti ospiti, i ricordi del passato e la proiezione futura della Categoria. Cosa abbiamo fatto in questi 40 anni, cosa faremo. Dalla “storia verso il futuro”. Il ruolo dei Napoletani nell’ottenimento della legge fu determinante. Lo ricorderemo in apposito evento a Napoli!!

 

I colleghi componenti del Consiglio mi hanno concesso delega affinchè redigessi, da solo, in prima persona e rivolgendomi da padre a tutti Voi, questo numero “speciale” di “Notizie dall’Ordine”. Per me è un onore, un vanto ed un dovere quello di parlare dell’evento che ci vedrà impegnati a Roma nella giornata odierna presso il Palazzo dei Congressi per “celebrare” la legge 11 gennaio 1979 n. 12.
In questo splendido edificio insieme ai colleghi del CPO di Napoli sarò presente con l’immagine di 1.600 Consulenti del Lavoro iscritti nell’albo provinciale di Napoli ma anche con il pensiero rivolto a quanti non ci sono più ed hanno contributo con l’aspra opera professionale quotidiana a rendere la nostra Categoria una gran bella professione. Il pensiero, siatene certi, andrà anche a quei colleghi che nel 1978 se ne andarono in Capitale, al Senato, alla Camera, per portare avanti l’emanazione della legge dei Consulenti del Lavoro.
Eravamo in cinque: Nicola Nocera, Peppino Capuano, Geppino Pierno, Salvatore Perillo ed io. Ai parlamentari a cui ci presentammo dicemmo di essere del Gruppo “G.I.N.”. Loro l’avevano ipotizzato come appartenenza ad associazione di Categoria mentre, in realtà, eravamo, semplicemente il “Gruppo Isolato Napoletani”.
In questo 2019 ho in mente di organizzare un evento celebrativo “nostro” a Napoli, dove esibirò, mostrandovela, tutta la documentazione di quei mesi del 1978 tra cui anche una lettera di lode del gruppo del PSI al Senato che mi ringraziava per il contributo giuridico fornito ai Senatori che “ci ha consentito di migliorare la legge”.
L’ultima battaglia il giorno prima dell’approvazione al Senato quando riuscimmo a far presentare al Relatore ed al rappresentante del PCI, PSI, DC e Sinistra indipendente un emendamento approvato all’unanimità dall’aula in cui si chiedeva di cambiare il titolo della legge da “Ordinamento dell’attività di Consulente del Lavoro” in “Ordinamento della professione di Consulente del Lavoro”.
Era il 15 novembre 1978. Il senato approva!!!

E noi 5 eravamo in tribuna commossi ma felici.
Il 13 dicembre 1978, Santa Lucia, quel testo, approvato dal Senato e scritto tanto da noi, fu ratificato, in sede legislativa, dalla Commissione Lavoro della Camera dei Deputati, Presidente Ballardini (PSI), Vice Presidente Vincenzo Mancini (DC), primo firmatario della proposta di legge n.905, relatore Sergio Pezzati (DC) presentatore di altra proposta di legge (poi confluita nella n. 905) a cui era stato dato il N. 82. Ci eravamo anche impegnati, e non poco, per amalgamare il pensiero politico della Camera verso la concessione della legislativa alla Commissione Lavoro onde esaminare, in via definitiva, senza approdare in aula, il testo del Provvedimento sui Consulenti del Lavoro trasmesso dal Senato come AS 1323.
Il giorno 11 gennaio 1979 il Presidente della Repubblica, Sandro Pertini, promulgava la legge cui fu attribuito il n. 12.
Il 20 gennaio 1979, eravamo a Napoli, elezioni per la ricostituzione della UP ANCL di Napoli, dopo un lungo periodo di commissariamento gestito da Peppino Capuano ed a cui mi ero affiancato su sua richiesta. Era presente il Presidente Nazionale ANCL Giancarlo Bottaro. Eravamo in Via De Gasperi, 55, 15° piano, nella sala oggi dedita ad archivio e sala riunione. Allora non esistevano ancora i telefonini. Arrivò una telefonata al CPO da parte di un collaboratore di Bottaro con la splendida notizia della pubblicazione della Legge 11 gennaio 1979 n. 12 nella Gazzetta Ufficiale n. 20 del 20 gennaio 1979.
Da Napoli era iniziato un percorso ed a Napoli si era concluso nel migliore dei modi.
Auguri, ancora, cara legge 12/1979. Quaranta anni ben portati.
Ci hai reso professionisti, autonomi, indipendenti, con l’esclusiva negli adempimenti in materia di lavoro, con gestione autonoma della Categoria attraverso il Consiglio Provinciale e quello Nazionale  senza la presenza di alcun rappresentante ministeriale o dell’Ispettorato del lavoro, un esame di stato di abilitazione all’esercizio della professione, il possesso di un titolo di studio di scuola secondaria superiore riconducibile all’area delle scienze sociali, un periodo biennale di praticantato, il segreto professionale, e l’esercizio della professione su tutto il territorio nazionale.
Una più che palpabile differenza con la precedente legge 12 ottobre 1964 n.1081, pur voluta da un parlamentare napoletano, Raffaello Russo Spena, mentore della Categoria prima di cedere il testimone a Vincenzo Mancini, il cui busto è visibile in ogni CPO d’Italia e la cui effige ha campeggiato per anni sulle marche “Russo Spena”. Noi, in più ed era il minimo, gli abbiamo dedicato la Sala Russo Spena dove si svolgono le riunioni del ns. CPO, dell’ANCL e, oggi, del Consiglio di Disciplina.
La legge 12/1979 ha rappresentato la transizione dal medioevo di un’attività alla consapevolezza di disciplinare una ormai professione di cui la società italiana, le imprese, i lavoratori, le istituzioni non potevano più fare a meno.
E questo traspare in modo chiaro anche dagli atti parlamentari in mio possesso!!!!

Questa legge ci ha trasformato in professionisti abilitati ai quali un mal di pancia o un’antipatia di un funzionario non avrebbe mai potuto revocare l’abilitazione all’esercizio della professione così come accadeva per l’autorizzazione ex legge 1081/1964.
Scompariva l’autorizzazione quasi che fossimo stati considerati al pari di un’attività commerciale con tanti controlli. Eravamo, ora, dei professionisti. Ma la 1081/64 era stata, di per sé, importante per la transizione successiva al riconoscimento di professionisti.
Già, PROFESSIONISTI!!!
E fino all’ultimo minuto di quel 15 novembre 1978, al Senato, abbiamo(NOI) dovuto discutere con dignità che la parola attività, nel titolo della legge, proposta dalla Commissione Lavoro del Senato non si addiceva al riconoscimento di tante prerogative, responsabilità e condizioni di accesso contenute in tutta la legge. E ci fu, dopo dignitosa insistenza nostra, la presentazione dell’emendamento firmato da tutti ed approvato all’unanimità in aula.

Questa, gentili Colleghe e cari Colleghi, è solo una piccola parte di un fantastico percorso, di tante energie profuse per la Categoria senza essere NESSUNO.
Nell’evento di Napoli diremo anche altro ricordando con tristezza quei compagni di viaggio nella mia Renault rossa.
Cinque colleghi con caratteristiche diverse l’uno dall’altro ma che nel momento dell’attuazione (id: dialogo con i parlamentari) non dicevano una parola in più di quanto convenuto.

Sono, ormai, rimasto il solo a poterlo raccontare.
Ecco perché ho donato tutto il materiale in mio possesso, gli atti parlamentari, la lettera di ringraziamento, i resoconti stenografici al Museo Virtuale dei Consulenti del Lavoro che oggi si inaugura ufficialmente con la presentazione al Palazzo dei Congressi di Roma.
Ovviamente, la stessa documentazione è stata fornita al CPO di Napoli.
Abbiamo fatto, ai nostri tempi, il massimo.
E lo abbiamo proseguito, in seguito, facendo ottenere alla Categoria la legittimazione al patrocinio dei contribuenti innanzi agli organi della giustizia tributaria (id: D.P.R. 739/1981).
Ed anche quella fu una storia bella che vide protagonista il gruppo “G.I.N.”.
Solo che eravamo un poco più esperti!!!
La Categoria, però, ha avuto il merito DI NON ESSERSI FERMATA. In questi 40 anni con una graduale ma attenta e meticolosa politica di “comunicazione” del ruolo ed immagine della stessa si è posta all’attenzione dell’opinione pubblica come “unico punto di riferimento dei problemi del lavoro, occupazione, costo del lavoro e pressione fiscale”. Un ruolo che va molto al di là di quello attribuitoci dalla legge 12/1979 riuscendo a spogliarci della patina di “quelli delle buste paga”.
Ed essenzialmente è stata una Categoria Unita per niente litigiosa, una Categoria che nei momenti di bisogno si è confrontata con la classe politica sul territorio di sua elezione. Quel famoso tam-tam che solo noi riusciamo a trasformare in risultato!!!
Quella Categoria che ha preferito il dialogo interno, a volte acceso, alla divulgazione esterna di malesseri che avrebbe fatto, forse, male a sè stessa.
Abbiamo messo su, grazie alla operatività professionale della Categoria ed alla consapevolezza che senza di lei le cose si fanno difficili, altri tasselli: la certificazione dei contratti, l’asseverazione fiscale, l’ASSE.CO, l’intermediazione civile e commerciale, la rappresentanza dei datori e dei lavoratori innanzi alle Commissioni di conciliazione.
Grazie a questi 40 anni di duro lavoro dalla emanazione della legge 12/79 abbiamo una Categoria preparata che viene guardata con rispetto.
È la Categoria che quel 12 ottobre 2006 ha sfilato numerosa per i fori imperiali di Roma per protestare contro le lenzuolate di Bersani.
È la Categoria che ha voluto, per principio e dignità, l’elevazione del titolo di studio!!!
Siamo stati rispettati da tutti i Ministri del Lavoro tra cui Scotti, Damiani, Sacconi, Poletti, Treu, oggi presenti qui a Roma con la Categoria!!!
Ricordate, Colleghe e Colleghi, nella vita nessuno ci regala niente. Lo dobbiamo conquistare.
Oggi, alla presenza degli Stati Generali della Categoria, ANCL, AGCDL, CPO, ENPACL, CNO, FONDAZIONI, abbracciamo la legge 12/1979 augurandole altri 40 anni di vita splendida rappresentando una tappa importante e storica per i Consulenti del Lavoro dopo la legge 1081/1964.
Ripartiremo dalla “storia” per proiettarci nel futuro ringraziando la legge 12/1979 per quello che ci ha dato.
Viviamo in una società in evoluzione, digitale, ormai, e la nostra Categoria è pronta, unita, a raccogliere queste sfide.
Lo dimostra la presenza di tante Colleghe e Colleghi in questo Palazzo dei Congresso, le Autorità, gli Ospiti, la disamina introspettiva e di proiezione che ci attende.
Noi ci siamo, idealmente, con Voi e con il Gruppo G.I.N.
E se una lacrima scende dal mio viso ne avrò ben donde al pensiero di quanti hanno messo un tassello per la legge 11 gennaio 1979 n. 12, vanto, anche, di Napoli e che non ci sono più!!!!
Buon lavoro.

Ad maiora

IL PRESIDENTE
EDMONDO DURACCIO

 (*) Rubrica contenente informazioni riservate ai soli iscritti all’Albo dei Consulenti del Lavoro di Napoli. Riproduzione, anche parziale, vietata.
Redazione a cura della Commissione Comunicazione Istituzionale del CPO di Napoli.

ED/FC

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Modificato: 3 Agosto 2023