20 Gennaio 2020

Il CNO, rappresentato dal Vice Presidente Sergio Giorgini, ha partecipato il 16 gennaio scorso alle audizioni alla Camera dei Deputati per il contenuto del Decreto Legge “Milleproroghe 2020” evidenziando la necessità di almeno due interventi. Il primo riguarda la tenuta dell’Albo contenente i soggetti incaricati di gestire le crisi d’impresa. Il secondo, invece, attiene alle disposizioni in materia di sostituto d’imposta che riguardano i committenti, gli appaltatori e i subappaltatori.

 

Alla fine dell’anno c’è la “sana” consuetudine di emanare, da parte del Governo, un provvedimento normativo, avente efficacia immediata, comunemente chiamato “Milleproroghe”.

Tale provvedimento contiene rinvii e slittamenti di disposizioni già assunte dal Parlamento e facenti, quindi, parte del nostro ordinamento positivo.

Quest’anno il” milleproroghe 2020” è stato formalizzato con D.L. 162 del 30/12/2019 ed è, al momento, all’esame della Camera dei Deputati con assegnazione, in sede referente, alle Commissioni Parlamentari.

In particolare l’esame del provvedimento, prima dell’invio in aula, è stato assegnato alla Commissione Bilancio ed Affari Costituzionali che hanno iniziato le “audizioni” di soggetti che potrebbero essere interessati.

Anche questa volta, così come capita in ogni provvedimento economico che abbia attinenza con il lavoro, è stato invitato il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro.

Il 16 gennaio scorso il CNO, rappresentato dal Vice Presidente Sergio Giorgini, è stato ascoltato in sede di Commissioni Riunite Affari Costituzionali- Bilancio.

Due le proposte formulate dal Vice Presidente Sergio Giorgini.

La prima riguarda la proroga dei termini previsti dal comma 4 dell’art. 8 del decreto legge 162/2019 (id: il Milleproroghe 2020) per l’emanazione del Decreto del Ministero della Giustizia, di concerto con il Ministero delle Economia e delle Finanze, su modalità d’iscrizione, gestione e tenuta dell’albo dei soggetti incaricati della gestione della crisi d’impresa e dell’insolvenza.

La seconda, invece, attiene al differimento del termine di entrata in vigore dei nuovi adempimenti previsti per gli appalti dei servizi dal D.L. n.124/2019.

In particolare, in relazione al testo del cosiddetto Milleproroghe, prima della conversione in legge, è stato richiesto, innanzitutto, di considerare un congruo rinvio della scadenza relativa alle modalità di iscrizione all’albo dei soggetti incaricati a gestione e controllo delle procedure relative alla crisi di impresa, al fine di consentire ai Consulenti del Lavoro di svolgere i corsi di formazione propedeutici a tale compito in tempo utile per la successiva iscrizione all’Albo. La Categoria è, infatti, compresa tra i soggetti preposti a questo ruolo solo dallo scorso anno. Pertanto, il CNO ha chiesto un aggiornamento del Decreto del Ministero della Giustizia n. 202/2014 che inserisca i Consulenti del Lavoro tra i soggetti iscritti di diritto negli organismi di composizione della crisi di sovraindebitamento e di conseguenza consenta loro di svolgere la formazione in convenzione con Università pubbliche o private.

L’altra richiesta della Categoria, come sopra già anticipato, riguarda la proroga di almeno tre mesi dell’art. 4 del decreto n. 124/2019, convertito con modifiche dalla legge n. 157 del 19 dicembre 2019, in materia di disposizioni tributarie per appalti e subappalti, che sta creando gravi difficoltà operative per imprese, professionisti e software house.

Tali disposizioni, già operative, impongono ai committenti di opere o servizi di richiedere all'impresa appaltatrice o affidataria e alle imprese subappaltatrici copia delle deleghe di pagamento ai lavoratori direttamente impiegati nell'esecuzione dell'opera o del servizio, attraverso l’utilizzo di software dedicati necessari per la corretta effettuazione di tali adempimenti, che tuttora non sono disponibili.

Da un lato ringraziamo il CNO ed il Vice Presidente Giorgini per la semplicità della “comunicazione” con cui ha trasferito le esigenze della Categoria in tema di crisi d’impresa e, dall’altro, il disagio di una norma, in tema di appalti, che richiede il coordinamento operativo di vari soggetti (id: i Consulenti del Lavoro e le software house).

Ci affidiamo, allora, al buon senso dei nostri Governanti e dei Parlamentari che rappresentano in Popolo Italiano.

Buon lavoro

Ad maiora

IL PRESIDENTE
EDMONDO DURACCIO

 

(*) Rubrica contenente informazioni riservate ai soli iscritti all’Albo dei Consulenti del Lavoro di Napoli. Riproduzione, anche parziale, vietata. Redazione a cura della Commissione Comunicazione Istituzionale del CPO di Napoli.

ED/FC

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Modificato: 3 Agosto 2023