2 Febbraio 2021

In corso alla Camera dei Deputati e nelle relative Commissioni Parlamentari competenti per materia l’iter di Conversione del Decreto Milleproroghe. Il ns. CNO, attraverso interlocuzioni con la classe politica, ha evidenziato tre grandi tematiche da tenersi in considerazione in tale iter di approvazione del provvedimento. In primis l’esimente di responsabilità per i colleghi CDL colpiti dal virus in relazione ai mancati adempimenti professionali, la seconda relativa alle modalità degli esami di abilitazione all’esercizio della professione, sessione 2021, la terza, infine, relativa alla necessità di rimessione nei termini, scaduti al 1 marzo, per gli adempimenti di presentazione delle istanze CIG e dei Modelli Sr41. Parlamentari della Camera dei Deputati di tutti i gruppi Politici hanno presentato emendamenti a sostegno di quanto evidenziato dal CNO. Ora occorre l’aiuto del territorio provinciale per sensibilizzare la classe politica locale a darci una mano. Nota CNO Prot. 2021/0001001 del 01/02/2021.

 

Sappiamo, sulla nostra pelle, i disagi nello svolgimento della professione nel corso di questa pandemia.

Ci riferiamo a quanto patito dalla Categoria per dare attuazione operativa ai provvedimenti emergenziali di Cassa Integrazione, causale COVID-19, che hanno visto la luce con il Decreto Cura Italia e tra un DPCM e l’altro, Decreti Ministeriali ed Interministeriali, Circolari e Messaggi INPS, ci hanno condotto ad una pletora di Decreti Ristori. Il tutto, purtroppo, con termini perentori relativi alla data di presentazione delle istanze CIG e dei Modelli SR41.

In un diritto pandemico non vi dovrebbero essere termini perentori. Si vive alla giornata, nemmeno le ns. Autorità Sanitarie, con tutte le strutture mediche di riferimento, erano pronte ad affrontare questo virus, sconosciuto ai più, e sono state colte impreparate e sopraffatte da carichi di lavoro atroci.

Si è ritenuto opportuno sconfiggere la diffusione dei contagi con tre regole: distanziamento sociale, mascherina ed igiene delle mani.

Da qui, la nascita di provvedimenti: chiusura di aziende, lockdown per famiglie, lavoratori di determinate categorie produttive fermati, posti in CIG.

ED E’ INIZIATO IL NOSTRO CALVARIO!!!

I dipendenti pubblici, come è giusto che sia nell’ambito di provvedimenti che diminuiscano gli “assembramenti”, sono stati posti in smart working mentre noi professionisti abbiamo fatto la spola tra corse allo studio, videoconferenze con clienti e sindacati, assaliti da una marea di disposizioni non sempre chiare essendosi dovuto adattare un ammortizzatore sociale classico delle crisi d’impresa ad una chiusura di attività imposta dal Governo, abbinandola, peraltro, ad un divieto di licenziamento.

E’ stato giocoforza l’essere stati sommersi da adempimenti centuplicati rispetto alla gestione ordinaria dello studio, a volte non riuscendo a rispettare termini, anche per solo un giorno, per la presentazione delle istanze CIG o per i modelli SR41.Questo ha comportato reiezioni di pratiche ed accollo ai datori di lavoro delle prestazioni!! ASSURDO!!

Per non parlare dei numerosi Colleghi ammalatisi di COVID- 19, in preda alla febbre, tosse e relativo isolamento. Altro che adempimenti.

Per il passato ci sono state le interlocuzioni tra il CNO ed il Governo per una rimessione in termini in ogni provvedimento emergenziale successivo. Invero, hanno sempre accolto queste ns istanze pur con qualche remora quasi a voler dire “vi dobbiamo salvare dalle vostre colpe professionali”.

Anche per il Decreto Milleproroghe, OGGI IN FASE DI CONVERSIONE IN LEGGE ALLA Camera dei Deputati, il CNO ha avviato interlocuzioni parlamentari per inserire nel citato Decreto disposizioni in favore della Categoria, Imprese e Lavoratori:

  1. Tutela della salute dei CDL ed esimente nei confronti di chi non ha potuto effettuare gli adempimenti operativi derivanti da normative per l’emergenza epidemiologica;
  2. Svolgimento degli esami stato di abilitazione all’esercizio della professione, sessione 2021, in modalità tale da tutelare la salute e gli sforzi di tanti giovani che si affacciano alla ns. professione;
  3. Una proroga generalizzata al 31 marzo 2021 per poter effettuare gli adempimenti della presentazione di istanze CIG e di Modelli SR41 i cui termini perentori siano scaduti al 1 marzo 2021. Una vera e propria rimessione in termini per salvaguardare l’operato dei Consulenti del Lavoro e per consentire l’erogazione di forme di sostegno al reddito ai lavoratori.

E nemmeno ci si è dimenticati di evidenziare l’eccessivo carico di lavoro tra adempimenti “normali” e quelli straordinari, eccezionali, per la pandemia, portando il CNO, attraverso la classe politica, a presentare subemendamenti sul tema della proroga delle Certificazioni Uniche.

Il ns. CNO, con nota Prot. 2021/0001001 del 1 febbraio 2001, ha relazionato ai CPO circa l’esito di tale interlocuzioni.

Ecco gli Emendamenti presentati:

– 1.02 Giacomoni (FI), 1.06 Di Maio (IV), 1.07 Viscomi (PD), 1.013 Rizzetto (FdI), 1.032 Invidia (M5S), 1.035 Fassina (LeU) che introducono il regime di esimente di responsabilità per i professionisti positivi al COVID-19 nonché la disciplina della automatica rimessione in termini.

– 6.9 Marco Di Maio (IV), 6.34 Invidia (M5S), che inseriscono l’esame di abilitazione per i Consulenti del Lavoro tra quelli che possono essere oggetto di nuove modalità da disciplinare con decreto Ministeriale in ragione dell’emergenza pandemica.

– 11.77 Rizzetto (FdI), 11.79 Nesci (M5S), 11.129 Fassina (LeU), 11.35 Marco Di Maio (IV), 11.18 Giacomoni (FI), 11.43 Viscomi (PD), 11.109 Trancassini (FdI) che prorogano al 31 marzo tutti i termini per la presentazione di domande CIG e quelli di trasmissione dei dati necessari per il pagamento o per il saldo dell’integrazione salariale già scaduti entro il 1° marzo.

– 19.21 Rizzetto (FdI), 19.39 Invidia (M5S), 19.15 Viscomi (PD) 19.7 Giacomoni (FI), 19.14 Marco Di Maio (IV), che prorogano al 31 marzo tutti i termini per la presentazione di domande CIG e quelli di trasmissione dei dati necessari per il pagamento o per il saldo dell’integrazione salariale già scaduti entro il 1° marzo.

Ora ciascun CPO si rivolgerà ai Parlamentari Deputati eletti nelle circoscrizioni di competenza geografica dell’Organo rappresentativo territoriale dei CDL per chiedere di supportare con il voto favorevole dei loro gruppi politici questi emendamenti.

E speriamo bene!!

Ad maiora

IL PRESIDENTE
EDMONDO DURACCIO

 

(*) Rubrica contenente informazioni riservate ai soli iscritti all’Albo dei Consulenti del Lavoro di Napoli. Riproduzione, anche parziale, vietata.

Redazione a cura della Commissione Comunicazione Istituzionale del CPO di Napoli.

 

 

ED/FC

 

 

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Modificato: 2 Agosto 2023