16 Febbraio 2022

Ammortizzatori Sociali di cui alla legge di Bilancio 2022 e ammortizzatori sociali emergenziali 2022 per alcuni settori ancora in crisi riconducibile al COVID. L’Intervento del Consiglio Nazionale dell’Ordine presso il Ministero del Lavoro. Le proposte sul tavolo del Ministro Andrea Orlando. Oggi incontro in videoconferenza con l’INPS di Castellammare di Stabia.

 

Dal varo della legge di Bilancio 2022 (id: Legge 234/2021) al Decreto Legge n.4/2022 è un crescendo di difficoltà per la nostra Categoria.

Brevissima sinossi per introdurci nell’argomento per meglio comprendere le proposte dei Consulenti del Lavoro ora sul tavolo e all’attenzione di Andrea Orlando, Ministro del Lavoro.

La Legge di Bilancio 2022 ha rivisto il Decreto Legislativo 148/2015 nell’ottica di una universalità di intervento in favore di tutte le tipologie d’aziende con norme ordinarie che si accavallano e con termini perentori stringenti. Il Decreto Legge n.4/2022 ha concesso ammortizzatori sociali emergenziali fino al 31 marzo per alcuni settori con determinato codice ATECO MA PUR SEMPRE SEGUENDO LE NORME E LE PROCEDURE EX DECRETO LEGISLATIVO 148/2015 COME RENOVELLATO DALL’ART.4 DEL DECRETO LEGGE IN ESAME.

Ergo, dal 01/01/2022 non esistono più gli ammortizzatori COVID ma solo quelle selettivi, emergenziali dove le procedure sono quelle ordinarie e dove l’unico beneficio è il risparmio del contributo addizionale (di per sé esoso).

Come CPO di Napoli ci siamo mossi e oggi, ad esempio, la nostra Commissione addetta ai Rapporti INPS si incontrerà in vc, piattaforma Teams, con l’INPS di Castellammare proprio per fare il punto, disquisire, chiarire quelli emergenziali con riguardo alla consultazione sindacale ed al contenuto della relazione tecnica.

Dal canto suo il ns. CNO è in continuo contatto con la Direzione Generale INPS e con il Ministero del Lavoro.

Rimessione nei termini per informative sindacali tardive, semplificazione dei documenti da allegare all’istanza, chiarimenti sulla contribuzione ai fondi: le proposte di modifica del Consiglio Nazionale dell’Ordine al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Condivisibile la finalità universalistica e inclusiva del legislatore nel novellare la regolamentazione degli ammortizzatori sociali, ma le norme introdotte con la legge di Bilancio per il 2022 hanno necessità di chiarezza e semplificazione. Così si è, infatti, espresso il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro nel documento di proposte presentato lo scorso 8 febbraio al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. La scelta di affrontare il periodo di crisi emergenziale con strumenti ordinari di cui al D.Lgs n. 148/2015 avrebbe necessità, si legge, di «misure in favore di alcune categorie di datori di lavoro che consentano la fruizione di un ulteriore intervento di integrazione salariale con causale “Covid-19”», con decorrenza retroattiva a inizio anno. Alle necessità emergenziali di aziende e lavoratori ben potrebbe rispondere l’Ammortizzatore Sociale Unico (A.S.U.) – ribadisce il Consiglio Nazionale dell’Ordine – ma nel mentre serve dare copertura alle aziende che non abbiano concluso la procedura sindacale e a quelle che vivono situazioni di eccezionalità collegate all’emergenza sanitaria in atto.

La rassegna delle criticità sulla gestione degli ammortizzatori sociali si sofferma anche sulla necessità di una rimessione nei termini per le informative sindacali tardive, sul legame tra contribuzione obbligatoria e interazione con il DURC, sul mancato coordinamento della disciplina in materia di assegno di integrazione salariale e sul campo di applicazione dei Fondi di solidarietà: tutte materie in cui la necessità di chiarezza si coniuga con l’esigenza di uno sguardo d’insieme capace di prendere nota – e risolvere – le diverse eccezioni verificate all’atto pratico. Ne è esempio anche l’ultimo punto evidenziato nel documento: in mancanza del decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in materia di “processi di transizione”, sarebbero opportune istruzioni che concedano la possibilità di presentare quanto necessario solo dopo la pubblicazione del provvedimento. «L’estensione delle tutele renderà probabilmente evidenti i propri vantaggi nel tempo; immediati, invece, sono gli oneri aggiuntivi per i datori di lavoro che si trovano privi degli strumenti emergenziali mentre le esigenze sono ancora oggettivamente straordinarie ‒ ha affermato Marina Calderone, Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro ‒. Tenuto conto del carattere di eccezionalità del periodo che stiamo vivendo è importante investire nella semplificazione della fase istruttoria delle domande, in particolare rispetto alla redazione delle relazioni tecniche richieste. E pensare a un ammortizzatore sociale unico da attivare solo in caso di fenomeni naturali e pandemici e con procedure di richiesta e tempi di liquidazione ridotti al minimo», ha concluso la Presidente.

Buon lavoro

Ad maiora

IL PRESIDENTE
EDMONDO DURACCIO

 

(*) Rubrica contenente informazioni riservate ai soli iscritti all’Albo dei Consulenti del Lavoro di Napoli. Riproduzione, anche parziale, vietata. Redazione a cura della Commissione Comunicazione Istituzionale del CPO di Napoli.

ED/ED

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Modificato: 2 Agosto 2023