18 Febbraio 2020

Codice della crisi d’impresa. Il Consiglio dei Ministri approva lo schema di Decreto legislativo, a seguito di Legge Delega 8 marzo 2019 n.20, contenente ipotesi di modifica od integrazioni al provvedimento, predisposto dal Ministero di Giustizia. Per i Consulenti del Lavoro, Avvocati, Commercialisti ed Esperti Contabili, il monte ore di formazione per l’iscrizione nell’istituendo Albo dei Curatori, Commissario giudiziale o liquidatore passa da 200 a 40. L’annuncio e la soddisfazione della Presidente, Marina Calderone, con nota prot. 2020/0001713- Comunicati e Notizie, del 17 febbraio.

 

Il 11 gennaio 2019, presso il Palazzo dei Congressi di Roma, gli Stati Generali della Categoria, alla presenza del Premier, Giuseppe Conte e del Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio, celebravano il quarantennale della legge 11 gennaio 1979 n.12 istitutiva dell’ordinamento della Professione di Consulente del Lavoro.

In quella circostanza, nonostante notizie difformi e negative pubblicate dalla stampa specializzata, il Presidente del Consiglio dei Ministri, informava la platea che i Consulenti del Lavoro erano stati inseriti nel Decreto Legislativo al vaglio dell’Esecutivo, poi divenuto Decreto Legislativo 12 gennaio 2019 n.14, recante “Codice della crisi d’impresa”, tra i professionisti che, su incarico del Tribunale, avrebbero potuto  svolgere le funzioni di Curatore, Commissario giudiziale o Liquidatore.

Le celebrazioni del quarantennale erano iniziate nel modo migliore.

Inoltre, con la legge delega 8 marzo 2019 n.20, fu affidato al Governo il compito di emanare disposizioni correttive ed integrative, entro i primi due anni di vigenza della nuova normativa, tenuto conto della portata innovativa e delle potenziali criticità che l'entrata in vigore della stessa avrebbe potuto comportare.

Proprio durante la fase di predisposizione del relativo Schema di decreto legislativo, ad opera del Ministero della Giustizia, il CNO apprendeva che per l'iscrizione all'istituendo albo di cui all'art. 356, del D.Lgs. 14 del 2019, era stata prevista una riduzione delle ore di formazione richieste per l'iscrizione al predetto albo, per i soli avvocati e dottori commercialisti. Per tali soggetti si sarebbe passati da 200 ore di formazione minima a 40 ore.

Tale schema di Decreto legislativo, predisposto dal Ministero di Giustizia, avrebbe dovuto essere esaminato ed approvato dal Consiglio dei Ministri nella riunione del 13 febbraio scorso.

Appreso quanto sopra, il Consiglio Nazionale, tenuto conto che il codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza fosse un corpo normativo completamente nuovo e non un aggiornamento della preesistente legge fallimentare, ha avviato immediatamente una interlocuzione con il Governo, finalizzata ad evitare l'ingiustificata previsione di percorsi formativi diversi tra soggetti aventi le stesse prerogative di legge.

Nello specifico, il CNO non accettava che, a parità di condizioni, vi fosse l'esclusione dei Consulenti del Lavoro dai destinatari dei nuovi minori obblighi formativi, misura volta ad agevolare il primo popolamento dell'albo.

Orbene, il 17 febbraio scorso, con nota Prot. 2020/0001713, pari data, Comunicati e Notizie, la Presidente Marina Calderone informava i Presidenti dei CPO dell’esito positivo dell’intervento presso il Governo.

Ecco cosa ha scritto la Presidente:

“Con soddisfazione Vi informo che il Consiglio dei Ministri, accogliendo la nostra posizione, ha licenziato il testo dello Schema di decreto legislativo, in particolare l'art. 37, equiparando i Consulenti del Lavoro agli altri professionisti in ordine alla durata del percorso formativo propedeutico all'iscrizione all'istituendo albo di cui all'art. 356.

L'iter di approvazione del decreto correttivo non è ancora concluso; infatti, prima della definitiva approvazione ad opera del Consiglio dei Ministri, il decreto dovrà essere esaminato dal Consiglio di Stato e dalle competenti Commissioni parlamentari di Camera e Senato. A tal proposito, Vi assicuro sin d'ora che il Consiglio Nazionale vigilerà costantemente affinché non vengano introdotte modifiche che potrebbero ledere la dignità professionale dei Consulenti del Lavoro.

 

Sarà cura del Consiglio Nazionale tenerVi costantemente aggiornati”.

Ringraziamo il CNO per l’operatività e per il risultato ottenuto.

Ciò dimostra che quando il “Palazzo” si confronta con i rappresentanti di corpi sociali, quale il nostro, i risultati si ottengono sempre in quanto si discute, senza animosità, di razionalità ed eguaglianza.

Buon lavoro.

Ad maiora

IL PRESIDENTE
EDMONDO DURACCIO

 

(*) Rubrica contenente informazioni riservate ai soli iscritti all’Albo dei Consulenti del Lavoro di Napoli. Riproduzione, anche parziale, vietata. Redazione a cura della Commissione Comunicazione Istituzionale del CPO di Napoli.

ED/FC

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Modificato: 3 Agosto 2023