17 Febbraio 2021

Mario Draghi è il nuovo Premier. Andrea Orlando, Vice Segretario del PD, è il nuovo Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali. Fu vicino alla Categoria nella battaglia per “l’equo compenso” ed è molto propenso all’ascolto e al dialogo. I nostri auguri con qualche suggerimento.

 

E dopo la crisi di Governo che ha portato l’ex Premier, Giuseppe Conte, alle dimissioni ed al ritorno alla professione di docente universitario nell’ateneo di Firenze, oggi si inaugura l’era di Mario Draghi, il Premier tecnico cui il Presidente Mattarella ha affidato le sorti di un Governo di salvezza nazionale o del Presidente ritenendo di non poter andare al voto stante l’eccezionalità del periodo che è in preda ad una nuova ondata di contagi.
Per l’amor del cielo, non sta a noi giudicare, non siamo politici e ciascuno di noi si sarà fatta un’idea.
Sta di fatto che ora c’è un Governo di “larghe intese” appoggiato da quasi tutti gli schieramenti parlamentari e che oggi inizia l’iter della fiducia alle Camere.
Due sono le priorità di questo Governo (mix tra tecnico e politico): Salute (piano vaccinale) e Recovery Plan (con tutte le riforme annesse).
Il nuovo Ministro del Lavoro, che ha sostituito la Catalfo, è Andrea Orlando, Vice Segretario del PD, ligure di origine campane, che, nel 2019, in presenza a Milano, e nel 2020, in videoconferenza, è stato ospite della Categoria nel Festival del Lavoro.
Orlando,
in quelle circostanze si era detto disponibile “all’equo compenso” anche a costo di presentare un provvedimento di legge insieme a qualsivoglia altra forza politica.
La nostra Dirigenza nazionale ha già fatto pervenire al nuovo Responsabile del Dicastero “Lavoro” un dossier con le principali priorità.
Voi sapete quanto ci teniamo a questo Ministero. Tutto il nostro lavoro quotidiano prende origine di lì e, poi, la ns. Professione è soggetta alla vigilanza, oltre che del Ministero di Giustizia, anche del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Anche noi facciamo gli auguri di buon lavoro ad Andrea Orlando così come siamo stati sempre vicini a tutti i Ministri del Lavoro precedenti.
Siamo fautori, peraltro, della “sussidiarietà” delle libere professioni nei confronti dello Stato e della Pubblica Amministrazione.
Oltre all’equo compenso per noi, auspichiamo, per imprese e lavoratori, una politica oculata di mantenimento in vita di imprese e lavoratori con atti concreti che rilancino l’economia.
Poi ci sta bene che, nelle more della crescita, possa darsi luogo ad un divieto (ma molto temporaneo) di licenziamento esclusivamente per quelle aziende fermate da provvedimenti normativi.
Le politiche attive devono accompagnare il disoccupato o l’inoccupato nel nuovo posto di lavoro azionando corsi di formazione e creando strutture (Centri per l’impiego) che abbiano un ruolo vero e non di notariato.
Anche il costo del lavoro, pressione fiscale e contributiva, deve rientrare nell’ambito di una normale sostenibilità.
In altri termini, rilancio e non assistenzialismo, con un occhio di riguardo ad un ridimensionamento delle rigidità del Decreto Dignità.
In tempo di crisi sociale e di decrescita del PIL, il rapporto a termine è un’ancora di salvezza, liberalizzarlo conviene a tutti!!!
Siamo convinti che Orlando apprezzerà i suggerimenti di chi vive la quotidianità di imprese e lavoratori.
Auguri, Ministro!!!
Buon lavoro

Ad maiora

IL PRESIDENTE
EDMONDO DURACCIO

(*) Rubrica contenente informazioni riservate ai soli iscritti all’Albo dei Consulenti del Lavoro di Napoli. Riproduzione, anche parziale, vietata. Redazione a cura della Commissione Comunicazione Istituzionale del CPO di Napoli.

ED/FC

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Modificato: 2 Agosto 2023