10 Marzo 2020

L’ADEPP (Associazione degli Enti Previdenziali Privati), cui aderisce anche l’ENPACL, chiede al Governo che le provvidenze, a seguito dei disagi economici causati dall’epidemia COVID-19, ai lavoratori autonomi e liberi professionisti pari ad € 500,00 mensili sanciti dal D.L. 9/2020 siano estese anche ai liberi professionisti ordinistici iscritti agli Enti di Previdenza privati. Nel frattempo il CPO, in uno ai Delegati Enpacl della nostra provincia, si è rivolto alla Presidente Calderone chiedendo di valutare la possibilità di intervento presso l’ENPACL per una sospensione, su tutto il territorio nazionale, della contribuzione previdenziale dovuta al ns. Ente di Previdenza per almeno un trimestre.

 

Fino ad oggi il CPO si è occupato di assumere iniziative di attuazione del DPCM 4 marzo 2020 finalizzate all’obiettivo principe di prevenire e rallentare la diffusione del coronavirus che, tra le proprie caratteristiche, ha quelle di un iter diffusivo alquanto celere e non conosce età dei destinatari.

Ma, come spesso accade, il CPO ha guardato anche all’aspetto sociale, economico, occupazionale derivante dai provvedimenti del Governo ad iniziare dall’allontanamento coattivo di docenti ed alunni di scuole private che, al pari di quelle statali, hanno dovuto sospendere l’attività.

Chi deve pagare i lavoratori?

Se le imprese, costrette al fermo per un evento che non rientra nel c.d. rischio imprenditoriale, non hanno accesso ad ammortizzatori sociali per i loro dipendenti cosa devono fare? Mettere in libertà i lavoratori?

Ci siamo mossi, come CPO, anche in questa direzione, come facemmo a poche ore dal terremoto di Ischia.

Ma abbiamo anche guardato, come era ovvio che fosse, alla situazione dei colleghi i cui introiti (ma non le spese) si sono fermati per quello ulteriore rallentamento dell’economia dovuto al COVID -19.

Siamo stati favorevolmente impressionati dal Comunicato Stampa del 5 marzo 2020 dell’ADEPP (Associazione degli Enti Previdenziali Privati) dal titolo “Rimuovere le discriminazioni tra liberi professionisti”.

Il riferimento è all’art. 16 del D.L. 9/2020 che ha introdotto un’indennità mensile esentasse di 500,00 euro mensili per i lavoratori autonomi e liberi professionisti ma ha escluso inspiegabilmente i liberi professionisti iscritti agli Enti di previdenza privati.

Le doglianze di Alberto Oliveti, Presidente dell’ADEPP, sono state davvero forti e condivisibili sia sul piano del diritto che su quello della razionalità: “Limitare l’indennizzo ai soli lavoratori iscritti all’INPS è discriminatorio poiché le risorse provengono dal Fondo Sociale per l’occupazione e la formazione che è finanziato con risorse pubbliche e, dunque, derivanti anche dalle tasse pagate dai liberi professionisti e dalle stesse Casse previdenziali private”.

L’ADEPP ha chiesto, quindi, che l’indennità mensile di € 500,00 venga estesa a tutti i liberi professionisti indipendentemente dall’ente previdenziali cui sono iscritti.

In attesa di questa riflessione governativa, il CPO di Napoli ha, comunque, interessato la Presidente Calderone, in uno ai Delegati Enpacl di Napoli, allo scopo di valutare, attendendo provvedimenti ad hoc del Governo, la possibilità di richiedere all’ENPACL la sospensione del versamento dei contributi da parte dei CDL per un trimestre.

Vi è noto, infatti, che, in materia previdenziale e come da disposizioni ex legge 12/1979, la competenza è del Consiglio Nazionale dell’Ordine.

Buon lavoro.

Ad maiora

IL PRESIDENTE
EDMONDO DURACCIO

 

(*) Rubrica contenente informazioni riservate ai soli iscritti all’Albo dei Consulenti del Lavoro di Napoli. Riproduzione, anche parziale, vietata. Redazione a cura della Commissione Comunicazione Istituzionale del CPO di Napoli.

ED/FC

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Modificato: 3 Agosto 2023