15 Aprile 2022

Al via il progetto sui tirocini per gli ucraini allo scopo di inserire i profughi della nazione martoriata dalla guerra nel nostro mercato del lavoro. Il primo strumento finalizzato al loro collocamento sarà individuato nei tirocini formativi. Ne ha dato notizia la Presidente Calderone, ieri 14 aprile, nel corso del webinar organizzato da Fondazione Studi per un aggiornamento istituzionale dei dirigenti di Categoria.

Ieri, 14 aprile, nel corso dell’aggiornamento dei dirigenti istituzionali dei CPO, Revisori e Consigli di Disciplina, mediante un interessante webinar condotto dal Presidente Rosario De Luca, la ns Presidente del CNO, Marina Calderone ha dato l’annuncio di questa interessante iniziativa a sostegno dei profughi ucraini.

La Presidente ha, in primis, ringraziato tutti i Consigli Provinciali che su base volontaria hanno offerto alla Prefettura la disponibilità a collaborare per le incombenze burocratiche collegate all’arrivo in Italia dei profughi che fuggono dagli orrori della guerra, hanno organizzato momenti di ascolto e di vicinanza con le comunità ucraine presenti in Italia oltre, ovviamente, a prodigarsi per raccolta fondi, indumenti, medicinali.

Poi ha annunciato il progetto sui tirocini per gli ucraini.

L’iniziativa mira a inserire i profughi nel mercato del lavoro italiano.

 Non solo accoglienza, dunque!

 Il sostegno ai profughi ucraini si tradurrà in interventi finalizzati al loro collocamento nel mercato del lavoro italiano, primi tra tutti i tirocini formativi.

L’importante iniziativa, finalizzata a fronteggiare l’emergenza umanitaria ucraina, si inserisce nell’ambito delle azioni di solidarietà messe in campo, quindi, dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro in collaborazione con i Consigli provinciali, la Fondazione Lavoro e la Fondazione Studi.

All’atto pratico, il progetto si articolerà in tre fasi: la prima consiste nell’intercettazione dei profughi tramite accordi in essere con organizzazioni umanitarie che operano ai valichi di confine del Friuli Venezia Giulia.

Ai cittadini ucraini sarà messo a disposizione, in questa seconda fase, un servizio di profilazione da parte dei delegati della Fondazione Lavoro per verificare il possesso delle competenze.

Attraverso un’intervista informale, il Consulente delegato redigerà il profilo professionale del soggetto che sarà inserito, successivamente, in un database organizzato per profili e territori.

Dalla profilazione all’ingresso in azienda: qui entra in scena la Fondazione Studi che veicolerà le candidature lavorative alla rete dei Consulenti del Lavoro che potranno, così, incrociare i profili con i fabbisogni professionali delle aziende clienti.

La Categoria, dunque, non solo mette a disposizione la professionalità dei propri iscritti per la gestione delle procedure di rilascio del permesso di soggiorno e le altre attività amministrative collegate, ma con la supervisione dei Consigli provinciali, creerà una rete di assistenza per sostenere gli ucraini in tutte le necessità, da quelle burocratiche a quelle di avviamento ai tirocini e al lavoro.

La Categoria – ha affermato la Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine, Marina Calderone – sta, inoltre, lavorando alla creazione di una rete multi-stakeholder che comprende enti locali, associazioni ucraine, parti sociali, onlus, in grado di prendere in carico i bisogni, anche quelli più complessi, dei rifugiati e accompagnarli in questo momento difficile della loro esistenza”.

Buon lavoro

Ad maiora

IL PRESIDENTE

EDMONDO DURACCIO

 

(*) Rubrica contenente informazioni riservate ai soli iscritti all’Albo dei Consulenti del Lavoro di Napoli. Riproduzione, anche parziale, vietata. Redazione a cura della Commissione Comunicazione Istituzionale del CPO di Napoli.

ED/ED

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Modificato: 2 Agosto 2023