7 Aprile 2023

Sottoscritta in maniera congiunta da tutti i CPO dei Consulenti del Lavoro la lettera aperta del Consiglio Nazionale dove vengono rispedite al mittente le accuse miste a polemiche politiche e dove viene ribadito l’impegno della categoria alla tutela del lavoro etico e regolare

 

Lo scorso 29 marzo, presso la sede centrale dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro a Roma, venne siglato il rinnovo del “Protocollo di intesa per la legalità, la vigilanza ed il contrasto all’abusivismo professionale” tra il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro e l’Ispettorato Nazionale del Lavoro, in occasione dell’incontro tra i coordinatori delle Consulte Regionali dei Presidenti dei CPO e i Direttori Territoriali dell’INL.

Le polemiche politiche sorte ad arte all’indomani del rinnovo de quo, da parte di due sigle sindacali, in uno ad una chiara e palese mistificazione della verità, che paventavano una forte limitazione della neutralità che invece dovrebbe avere l’Ispettorato Nazionale rispetto alla vigilanza in materia di lavoro, legislazione sociale e tutela della salute e sicurezza.

I 26mila Consulenti del Lavoro, rappresentati dal Consiglio Nazionale e da tutti i Consigli Provinciali dell’Ordine si sono pertanto mobilitati, per il tramite degli organismi di rappresentanza, a strenua difesa della Categoria, attaccata inopinatamente con evidenti mistificazioni della realtà, sottoscrivendo una lettera aperta in cui “rispediscono al mittente accuse e polemiche politiche in cui non vogliono entrare, ribadendo il loro impegno alla tutela del lavoro etico e regolare”.

I Protocolli d’intesa sulla legalità, la lotta al lavoro irregolare e all’abusivismo professionale, dei quali ve ne abbiamo dato notizia con newsletter e pubblicazione sul nostro sito istituzionale lo scorso 3 aprile, sono, si legge nella lettera aperta, “pretestuose”, “create ad arte” e “intempestive”, visto che “i Protocolli rinnovati vigono senza soluzione di continuità da almeno dieci anni, sottoscritti con Ministri di qualsiasi colore politico perché la cultura della legalità non ha bandiere. Non a caso l’ultimo Protocollo Asseco è stato rinnovato 2 anni fa, nel marzo del 2021, con la partecipazione dell’allora Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando, e del Capo dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, Bruno Giordano, che nei due anni e mezzo del loro operato non ne hanno modificato i contenuti in virtù del fatto che la collaborazione tra Enti di diritto pubblico nasceva per creare circuiti virtuosi di legalità”.

Il Consiglio Nazionale dei Consulenti del Lavoro, presieduto da Rosario De Luca, insieme a tutti i Consigli Provinciali, rispedisce così al mittente accuse e polemiche politiche in cui la categoria dei Consulenti del Lavoro non vuole e non può entrare, ma che ribadisce, senza se e senza ma, l’impegno primario e costante alla tutela del lavoro etico e regolare, senza però trascurare la legittima difesa della reputazione e dell’onorabilità di tutti gli iscritti.

Buon lavoro

Ad maiora

Il Presidente
Fabio Triunfo

 

(*) Rubrica contenente informazioni riservate ai soli iscritti all’Albo dei Consulenti del Lavoro di Napoli. Riproduzione, anche parziale, vietata. Redazione a cura della Commissione Comunicazione Istituzionale del CPO di Napoli.

FT/FT

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Modificato: 2 Agosto 2023