31 Marzo 2021

Ieri si è svolta la riunione della ns. Commissione Consiliare, integrata con il Presidente ANCL, Luigi Carbonelli, con i vertici del Coordinamento INPS Metropolitano, presieduto dal Dott. Vincenzo Damato. Ha riguardato il monitoraggio sulla funzionalità e miglioramento della sede di Napoli (5100) dopo l’incontro del 16 febbraio scorso. La Categoria, con la presenza del Presidente Edmondo Duraccio, ha rappresentato nuovamente le criticità, il peggioramento dell’operatività della sede, la piaga dei DURC, CIG sospese, Modelli SR41 non pagati, agenda appuntamenti inesistente e cassetti che sono sempre più l’oggetto misterioso. Da qui il preannuncio, senza se e senza ma, di rivolgerci alla Direzione Generale INPS, Consiglio di Amministrazione e alla Politica affinchè questa sede ritorni in bonis.   

 

Ieri si è svolta l’attesa riunione della ns. Commissione Consiliare (Comitato di Presidenza, Giusi Acampora, Pietro di Nono e Presidente UP ANCL, Luigi Carbonelli) con i vertici INPS del Coordinamento Area Metropolitana rappresentati dal Dott. Vincenzo Damato. Presente anche il Direttore della sede INPS 5100 dott. Maddaluna.

Nel suo incipit, Damato, pur ammettendo il persistere di alcune criticità, ha affermato un netto miglioramento degli standard operativi parlando di un 70% di lavoro svolto (!!!).

Il Presidente del CPO di Napoli, Edmondo Duraccio, nel suo intervento ha confutato, nell’evidenza delle doglianze pervenute, tale percentuale che, se veritiera, si riferisce a tutte le sedi.

Ha rimarcato che la sede di Napoli, dal 16 febbraio (data dell’ultima riunione in cui ci si era dato un termine di monitoraggio di tre settimane per appurare i miglioramenti della sede 5100) ad oggi, lungi dal migliorare, ha ulteriormente peggiorato questi standard operativi già pessimi all’origine in relazione a:

  • DURC che ha definito una vera piaga sociale e che, purtroppo, costituisce il veicolo di scontro tra CDL e loro clienti, con crediti che vanno in stand by per carenza di DURC e che spesso si fanno decorrere i 30 giorni senza alcun provvedimento laddove, ad esempio, l’INAIL dopo un giorno già si esprime;
  • CIG di vecchie date (presentate nei termini- specie CIGD e FIS) che giacciono “in lavorazione perenne”);
  • Cassetti completamente e continuamente inevasi;
  • Agenda appuntamenti, nemmeno a parlare e tantomeno in videocall;
  • Archivi perennemente ed atavicamente sporchi (invero il Dott. Damato ci ha tenuto ad etichettarli come “contenenti dati anomali” al che il Presidente Duraccio ha aggiunto che tali rimarranno in quanto tutte le contestazioni contenute nei cassetti non sono state nemmeno lette).

Da qui, l’annuncio, ufficiale e politico del Presidente Edmondo Duraccio, che la Categoria si sarebbe rivolta alla Direzione Generale dell’INPS, al CDA, al CNO ed alla Politica. In quella sede si sarebbero dovuti trovare gli strumenti (task force) per riportare in bonis la sede 5100.

Con l’attuale struttura, ha aggiunto il Presidente, occorrerebbero anni

Per riportare in bonis la sede.

Ed ecco che c’è stata l’inversione di dati. Da quel 70% si è passato ad un indice di deflusso pari ad 1 il che, in gergo, significa che è entrata una pratica ed è stata evasa una pratica. Ora di che tipo non è dato comprendere.

Sta di fatto che con la sperimentazione dell’automazione CIG di Napoli e Pozzuoli potrebbe darsi che una pratica CIG di Gennaio sia stata subito lavorata in automatico (da qui l’entrata di 1 ed uscita di 1) ma a noi, sinceramente, non risulta che la 5100 abbia iniziato la sperimentazione annunciata dalla Direzione Generale.

Né interessa che siano andati via alcuni dipendenti con quota 100, che vi sia stato lo smart-working, che la mole di lavoro, con i provvedimenti sulle misure a sostegno di imprese e lavoratori per la pandemia, sono aumentati a dismisura, che si siano dovuti occupare del pensionamento quota 100 o del reddito di cittadinanza.

Noi CDL abbiamo lavorato giorno e notte e ci hanno riempito di termini decadenziali.

Preciso, poi e quanto mai puntuale, l’intervento del Consigliere Pietro di Nono che, in merito alla funzionalità, ai fini del DURC, dell’applicativo Evidenza 2.0, ha affermato che tali evidenze comunque derivano da dati anomali (o sporchi) e che devono essere confutati tramite il bidirezionale che comunque non funziona.

Del pari, abbiamo osservato, se ora Via De Gasperi, ogni mattina, è assediata da “marittimi” cosa succederà con l’applicazione che consente ai lavoratori di vedere a che punto sta la loro cig?

Occorre metterci rimedio e subito. NON POSSIAMO PATIRE OLTRE.

Hanno dichiarato, infine, la disponibilità di mettere a disposizione dati della sede di Napoli, su richiesta nostra e che peraltro sono dati già conosciuti dalla Direzione Generale.

Si farà, a brevissimo (il 7 o il 9) quest’altro incontro per visionare:

– DURC presentati, lavorati, concessi, respinti;

– Cassetti, ricevuti, evasi;

– CIG giacenti al 31/12/2020;

– Agenda appuntamenti: richiesti, concessi.

Si tratterà di andare a parlare del NULLA COSMICO ed a prescindere che la decisione POLITICA PRESA ED IRREVERSIBILE L’ABBIAMO GIA’ ANNUNCIATA.

Dopo DI CHE CI ATTENDE ROMA!!!

Buon lavoro

Ad maiora      

IL PRESIDENTE
EDMONDO DURACCIO

 

(*) Rubrica contenente informazioni riservate ai soli iscritti all’Albo dei Consulenti del Lavoro di Napoli. Riproduzione, anche parziale, vietata. Redazione a cura della Commissione Comunicazione Istituzionale del CPO di Napoli.

ED/FC

 

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Modificato: 2 Agosto 2023