24 Aprile 2020

Il nostro CNO propone ai Ministri Gualtieri (M.E.F.) e Catalfo (Lavoro e Politiche Sociali) un pacchetto di provvedimenti in favore di lavoratori dipendenti da inserire negli atti normativi di prossima emanazione. Le proposte categoriali con Nota Prot. 2020/0003620 del 21 aprile scorso. Il CNO, stante l’attuale situazione epidemiologica, ha anche stabilito l’annullamento del Festival del Lavoro 2020 in programma alla fine di Giugno prossimo a Roma.

 

Grazie all’incessante attività di “comunicazione” e di proiezione dell’immagine della Categoria, siamo, ormai, il punto di riferimento dell’opinione pubblica in materia di lavoro, occupazione, imprese, costo del lavoro e pressione fiscale, sostenibilità di sistemi previdenziali e welfare scrollandoci di dosso l’abusata immagine di “quelli delle buste paga”.

Con tale, ormai acclarata e riconosciuta, funzione di essere “al servizio dello Stato, Imprese e Lavoratori” la ns. Categoria, attraverso il massimo Organo di rappresentatività che è il CNO, si è rivolta ai Ministri dell’Economia e Finanze (Gualtieri) e del Lavoro e delle Politiche Sociali (Catalfo), attraverso la nota Prot. n. 2020/0003620 del 21 aprile scorso, per proporre alcune misure in favore dei lavoratori che, sul piano sociale, risultano essere l’anello più debole tra quanti sono stati colpiti dagli effetti del COVID-19 da poter inserire nel prossimo atto normativo in emanazione (id: Decreto Aprile).

Si tratta di un pacchetto di interventi in materia di welfare a volto a premiare l’assiduità al lavoro dei dipendenti, ad aumentare il potere di acquisto degli stipendi ed a favorire una migliore organizzazione del lavoro con l’ausilio di strumenti solidali per salvaguardare le esigenze vita-lavoro dei dipendenti.

Un primo intervento riguarderebbe l’attuale disciplina fiscale della formazione del reddito di lavoro dipendente, tesa a consentire ai datori di lavoro del settore privato di aumentare il potere di spesa dei lavoratori che si rechino materialmente a lavoro, in analogia a quanto già previsto dal cd. Decreto Cura Italia (cd. Premio 100 euro ex art. 63 D.l. n. 18/2020). Tale misura straordinaria potrebbe avere una duplice articolazione:

➢ Previsione di una disciplina temporanea secondo cui, in base ad opzione volontaria dei dipendenti, il diritto maturato a opere, beni e servizi ex art. 51 cc. 2-3 del TUIR (concesso a fronte di piani di welfare aziendale) di per sé non concorrente alla formazione del reddito di lavoro dipendente (dunque non soggetto a imposizione fiscale e ad assoggettamento contributivo) potrà essere convertito in una monetizzazione del valore nominale del welfare entro una soglia massima annuale di 1.500 euro comunque esente o, in alternativa, in buoni spesa alimentari comunque eccedenti l’attuale soglia annua di esenzione pari a 258,23 € ex art. 51 c. 3 TUIR; in entrambi gli scenari tale forma di welfare resterebbe completamente a carico del

datore di lavoro con piena deducibilità dalla formazione del reddito d’impresa; la platea dei beneficiari potrebbe coincidere con la categoria omogenea dei lavoratori dipendenti che si recheranno sul posto di lavoro con maggiori rischi legati all’emergenza sanitaria durante la cd. Fase 2, valutando di includere anche i lavoratori completamente sospesi dal lavoro in costanza di integrazioni salariali (CIGO, FIS, FdS e CIGD) a causa della riduzione retributiva patita;

➢ Previsione della medesima esenzione di cui al punto precedente per tutti i lavoratori anche non coinvolti in un piano di welfare aziendale, consistente nella possibilità per il datore di lavoro di erogare per ciascun dipendente una somma fino ad un massimo di €1.500,00, esclusivamente nell’anno 2020, non concorrente alla formazione del reddito di lavoro dipendente (dunque non soggetta a imposizione fiscale e ad assoggettamento contributivo) e con piena deducibilità dalla formazione del reddito d’impresa.

Il secondo intervento proposto dal CNO è, invece, volto all’introduzione di uno strumento solidale di organizzazione del lavoro che integri le possibilità, già legalmente previste, di assentarsi per fronteggiare particolari esigenze di vita privata durante il periodo di emergenza epidemiologica:

➢ Previsione di una disciplina stabile di concessione solidale di ore di retribuzione, nonché di ferie (oltre alla misura di fruizione obbligatoria di 4 settimane all’anno) e permessi, senza necessità di accordi sindacali aziendali o territoriali. Tale previsione amplierebbe quanto già disciplinato dall’art. 24 del D.lgs. 151/2015 che limita la possibilità per i datori di lavoro di prevedere la cessione di ferie e permessi solo in presenza di accordi collettivi e solo a favore di dipendenti che assistono i figli minori con necessità di cure costanti. La norma in esame dovrebbe prevedere che le ore di retribuzione, nonché le ferie e i permessi non concorrerebbero alla formazione del reddito di lavoro dipendente per i donatori e per i beneficiari, mentre a livello previdenziale i contributi sulle ore di retribuzione persona da parte dei donatori sarebbero a carico della fiscalità generale.

Come vedete, Colleghe e Colleghi, il nostro ruolo lo portiamo avanti con quella “comunicazione” che negli anni ci ha premiati. Poi sta ai destinatari delle ns. proposte l’accettazione o la presa in considerazione.

L’importante, al di là di tutto, è che comprendano che, effettivamente ed unicamente noi, siamo la cassa di risonanza delle piccole e medie imprese e dei loro lavoratori.

Altrimenti queste proposte non avrebbero ragion d’essere.

Peccato, comunque, che questa emergenza epidemiologica ci sta fermando in quelle che erano le nostre abitudini sociali ed istituzionali.

Per l’anno 2020, ormai la celebrazione era fissata a fine giugno, l’evento dell’anno più atteso, il Festival del Lavoro, è stato annullato.

Speriamo che tutto si risolva per il meglio!!!

Buon lavoro.

Ad maiora

IL PRESIDENTE
EDMONDO DURACCIO

(*) Rubrica contenente informazioni riservate ai soli iscritti all’Albo dei Consulenti del Lavoro di Napoli. Riproduzione, anche parziale, vietata. Redazione a cura della Commissione Comunicazione Istituzionale del CPO di Napoli.

ED/FC

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Modificato: 3 Agosto 2023