9 Maggio 2022

ProfessioniItaliane, l’organismo che comprende C.U.P. e Rete delle Professioni Tecniche) lancia un appello al Presidente della Commissione Giustizia del Senato, Andrea Ostellari, ai componenti della Commissione suddetta ed a tutti i partiti che hanno fin qui sostenuto il DDL in materia di equo compenso.

I professionisti, dopo l’eliminazione delle tariffe minime attraverso la “riforma delle professioni del 2011/2012 in nome di una libera concorrenza, non smettono di lottare affinchè venga varato un provvedimento che garantisca, EFFETTIVAMENTE, l‘equo compenso

per le prestazioni professionali a garanzia della loro qualità ed in considerazione dei costi sostenuti.

Ed ecco che ProfessioniItaliane, l’organismo che raggruppa il C.U.P. presieduto dalla Calderone e Rete delle Professioni con a capo Armando Zambrano, rivolge accorato appello alle forze politiche affinchè, entro la fine della legislatura, venga approvato il DDL in materia di equo compenso ai professionisti.

L’appello è rivolto, in particolare,  al Presidente della Commissione Giustizia del Senato, Andrea Ostellari, ai componenti della stessa Commissione e a tutti i partiti che hanno sostenuto fin qui il Disegno di legge di iniziativa parlamentare per garantire un compenso equo alle prestazioni professionali.

Il provvedimento, da anni al centro del dibattito parlamentare, è stato approvato lo scorso ottobre alla Camera per poi passare in Commissione Giustizia al Senato, dove attualmente è fermo in attesa di ulteriori modifiche.

Le tempistiche per apportare le opportune correzioni al testo di legge rischiano di non coincidere con la fine del prossimo anno e, quindi, di vanificare ciò che di buono è stato fatto finora. Per questo è indispensabile approvare in tempi certi e nell’attuale stesura approvata alla Camera il Disegno di legge sull'equo compenso all’esame del Parlamento”, hanno precisato Armando Zambrano e Marina Calderone, rispettivamente presidente e vicepresidente dell’Associazione che rappresenta 23 Consigli nazionali di Ordini e Collegi.

Sebbene il testo possa essere ancora migliorato, in particolar modo in riferimento ai limiti applicativi che oggi non tengono conto della tipicità del tessuto economico e imprenditoriale italiano, formato principalmente da piccole e micro imprese- è stato osservato da Zambrano e Calderone- occorre evitare di vanificare il lungo percorso legislativo intrapreso finora, che ha permesso di portare all’attenzione del legislatore le istanze dei professionisti, rafforzandone le tutele, soprattutto nei confronti di clienti ritenuti "forti" e individuati in banche, assicurazioni, imprese medio-grandi, pubbliche amministrazioni e società a partecipazione pubblica.

Il provvedimento oggi consentirebbe di garantire un compenso proporzionato alla quantità e qualità del lavoro svolto, al contenuto, alle caratteristiche della prestazione professionale e conforme a parametri già previsti. Un primo passo verso la corretta remunerazione dei professionisti che non può essere cancellato.

Buon lavoro

Ad maiora

IL PRESIDENTE
EDMONDO DURACCIO

 

(*) Rubrica contenente informazioni riservate ai soli iscritti all’Albo dei Consulenti del Lavoro di Napoli. Riproduzione, anche parziale, vietata. Redazione a cura della Commissione Comunicazione Istituzionale del CPO di Napoli.

ED/ED

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Modificato: 2 Agosto 2023