20 Maggio 2020

Tanto tuonò che piovve. In G.U. n. 128 del 19 maggio, Supplemento Ordinario n. 21, è stato pubblicato il D.L. 19 maggio 2020 n. 34. Trattasi del corposo provvedimento denominato “Rilancio” contenente misure in favore di imprese, lavoratori e famiglie per oltre 55 miliardi. Prorogata la CIGO, FIS e CIGD con passaggio di quest’ultima all’INPS direttamente eliminando la fase della decretazione delle Regioni. Termini ristretti. Professionisti esclusi da provvidenze. Proprio ieri il CNO, con comunicato stampa, aveva auspicato un provvedimento normativo ad efficacia immediata per il sostegno al reddito ed il giorno precedente, sui “social”, un seguitissimo videomessaggio del Presidente Edmondo Duraccio circa la necessità di pubblicazione del provvedimento “Rilancio” in G.U. dopo l’annuncio, in diretta televisiva, del 13 maggio scorso.

 

Il 13 maggio scorso in una lunga conferenza stampa, al termine di un laborioso Consiglio dei Ministri, il Premier Conte, quasi a metà del TG delle 20:00, comunicava al popolo sovrano l’avvenuta approvazione di un decreto legge con uno stanziamento eccezionale di ben 55 mld per venire incontro alle esigenze economiche di lavoratori, imprese, famiglie oltre che del Sistema Sanitario Nazionale.
Lunga conferenza stampa, le scuse per i ritardi della Cassa Integrazione, l’annuncio di una proroga per ulteriori 9 settimane ma con procedure semplificate.
E poi le solite cose del divieto di licenziamento portato a 5 mesi decorrenti dal varo del Cura Italia (id: fino al 17 agosto) ed il rituale slogan del “non lasceremo indietro nessuno”, “inizia una nuova fase di ripresa e di rilancio”.
Da quel giorno si sono perse le tracce di questo decreto nel senso che tutti ne parlavano, continuavano a girare bozze anche diverse da quelle precedenti, con famiglie e lavoratori alla canna del gas e la FASE 2 che non ha visto quella rincorsa alla riapertura pur concessa dal Governo da parte di imprese commerciali al dettaglio od altre ancora fermate da Ordinanze Regionali.
Il 18 maggio, sui “social”, il nostro Presidente, Edmondo Duraccio, aveva auspicato la pubblicazione in G.U. del Provvedimento “Rilancio” allo scopo di dare risposte concrete alle aziende e lavoratori venendo incontro anche ad esigenze di milioni di famiglie allo stremo.
Ed il giorno successivo, con ampio risalto sui “media” c’era stato un intervento della Presidente del CNO, Marina Calderone, che aveva sollecitato con un comunicato stampa un provvedimento normativo tempestivo che facilitasse l’accesso alle ulteriori 9 settimane di ammortizzatori sociali annunciate nel Decreto Legge “Rilancio” considerato che lo stesso non era ancora pronto per la pubblicazione essendo sottoposto al minuzioso vaglio della RGS ai fini della copertura, elemento prodromico per la promulgazione del Presidente della Repubblica.
Serve un decreto legge che assegni immediatamente le risorse ai lavoratori”. Questa la proposta del nostro Consiglio Nazionale alla luce dello “stallo” nell’iter di pubblicazione in G.U. del decreto legge.
In questa situazione, era stato rilevato, è ancor più indispensabile ricorrere agli ammortizzatori sociali in una misura sicuramente superiore a quanto previsto, a causa del perdurare dell’emergenza economica e delle limitazioni nelle attività produttive, della conseguente contrazione dei consumi e dell’intensificarsi delle operazioni di sanificazione degli ambienti di lavoro che richiedono l’assenza dei lavoratori. Però le misure di sostegno non arrivano. Il provvedimento, varato dal Consiglio dei Ministri il 13 maggio scorso e contenente misure per 55 miliardi di euro, ad oggi, infatti, non è ancora stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Questo ritardo, proseguiva il Comunicato Stampa, lascia imprese e lavoratori in uno stato di profondo disagio, mentre il Paese prova a ripartire con grande fatica dopo una lunga fase emergenziale. C’è chi ha perso il lavoro nelle settimane di lockdown e non può accedere agli ammortizzatori sociali previsti dal provvedimento; ci sono i lavoratori autonomi, tra i più colpiti dalla crisi economica, che non possono ancora sperare di ricevere entro la fine del mese il nuovo bonus di 600 euro. E, poi, ci sono le aziende che hanno difficoltà ad accedere ai prestiti garantiti dallo Stato a causa delle lungaggini burocratiche e procedurali degli istituti di credito e che dovranno ancora attendere per ricevere i contributi a fondo perduto così come gli sconti fiscali annunciati dal Governo. “Il decreto Rilancio sta scontando ritardi spesso connaturati a provvedimenti normativi articolati, complessi e inerenti materie fra di loro eterogenee – precisava la Presidente Marina Calderone -. Per questo motivo è necessario che le ulteriori 9 settimane di ammortizzatori sociali trovino spazio in un provvedimento di immediata efficacia, che possa semplificare le procedure e dare respiro ad aziende e lavoratori. Serve un decreto legge che entri in vigore immediatamente e che avevamo richiesto già da diverso tempo. Solo così si consentirà all’Inps e agli altri soggetti coinvolti di adeguare tempestivamente le proprie procedure, nella speranza che queste, anche in forza di previsioni normative genuinamente semplificatrici riescano a scongiurare il pericolo di lasciare privi i lavoratori di qualsiasi sostentamento economico”.
Orbene, nella tarda serata di ieri, si è diffusa, sulla stampa telematica e nei TG, la notizia dell’avvenuta bollinatura del provvedimento da parte della RGS, della promulgazione del Capo dello Stato e dell’invio del provvedimento per stampa e diffusione in G.U.
Detto, fatto!!
Con la G.U. n. 128 del 19 maggio 2020, Supp. Ordinario n.21, è stato pubblicato il DECRETO LEGGE 19 maggio 2020 n. 34.
E’ già in vigore dal 19 maggio 2020.
Consta di ben 323 pagine.
Ora, tutti a far le corse contro il tempo per presentare le proroghe nei termini ristretti (ma non tanto), a rileggere quelle parti dove in effetti sono stati trascurati i liberi professionisti.
Noi, nel frattempo, continueremo come CPO di Napoli, insieme all’ANCL, a organizzare convegno zonali in videoconferenza.
Sarà l’occasione propizia di parlare, ma questa volta con cognizione di causa, del Decreto Rilancio.

Cordiali saluti.

Buon Lavoro

Ad maiora

IL PRESIDENTE
EDMONDO DURACCIO

(*) Rubrica contenente informazioni riservate ai soli iscritti all’Albo dei Consulenti del Lavoro di Napoli. Riproduzione, anche parziale, vietata. Redazione a cura della Commissione Comunicazione Istituzionale del CPO di Napoli.
ED/FC

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Modificato: 3 Agosto 2023