25 Maggio 2020

Prime conseguenze dell’esclusione dei liberi professionisti ordinistici da novero dei soggetti destinatari del contributo a fondo perduto ex art.25 del D.L. 19 Maggio 2020 n.34, c.d. Decreto “Rilancio”. I Commercialisti e Consulenti del Lavoro diserteranno la riunione dell’Agenzia delle Entrate sull’accesso ai contributi a fondo perduto.

 

Le libere professioni ordinistiche non hanno ancora digerito la loro inaccettabile quanto inattesa esclusione dal novero dei soggetti destinatari del contributo a fondo perduto sancita dal Decreto Legge c.d. Rilancio vale a dire il D.L. 19 maggio 2020 n.34.

Anzi, nel mentre ci si prepara a contattare “la politica” per porre rimedio ad una situazione di discriminazione terribile sul piano della “parità” quanto meno nelle disgrazie e nelle identiche condizioni dopo le batoste, il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili e quello dei Consulenti del Lavoro hanno deciso di disertare la riunione dell’Agenzia delle Entrate dedicata all’accesso ai contributi a fondo perduto.

Era, comunque, da attendersi una reazione del genere giacchè fino alla vigilia del deposito del provvedimento alle operazioni di bollinatura i professionisti ordinistici rientravano fra i destinatari di tale importante bonus a fondo perduto stando, quanto meno, alle bozze in circolazione.

Poi, una manina dispettosa, una errata nuova riflessione, l’imponderabile ed ecco che non c’eravamo più nella versione definitiva promulgata dal Capo dello Stato ed approdata nelle ore notturne successive in G.U. ancorchè relativa al giorno precedente (19 maggio) e come “supplemento di quella edizione.

Un brutto episodio, insomma, ed una ingiustificata esclusione dei professionisti (id: 2.300.000 iscritti) dal contributo a fondo perduto sancito dal D.L. “Rilancio” a favore degli esercenti attività d’impresa, di lavoro autonomo e di reddito agrario e titolari di partita IVA.

Alla riunione, convocata dal direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, sono state invitate, assieme a Commercialisti e Consulenti del lavoro, le rappresentanze del mondo dell’impresa, del commercio, dell’agricoltura, dell’edilizia e degli artigiani.

L’incredibile esclusione dei liberi professionisti dalla norma del Dl Rilancio sui contributi a fondo perduto”, scrivono in una nota congiunta il presidente del Consiglio Nazionale dei Commercialisti, Massimo Miani, e quello dei Consulenti del Lavoro, Marina Calderone, “ci impone di disertare la riunione convocata dal direttore della Agenzia delle Entrate, Ruffini. Le nostre due categorie, assieme a tutte le professioni ordinistiche italiane, si batteranno in ogni modo affinché si ponga rimedio a questa inaccettabile discriminazione perpetrata ai danni di un settore trainante dell’economia italiana. Centinaia di migliaia di lavoratori, senza alcuna spiegazione logica, vengono esclusi da un importante provvedimento in una fase in cui, come tutte le realtà del mondo del lavoro, stanno patendo pesantemente gli effetti della crisi”. “Proprio in questi mesi di emergenza Coronavirus”, proseguono Miani e Calderone, “le attività delle nostre due professioni sono state giudicate “essenziali” dal Governo. Non abbiamo mai smesso di essere al fianco di imprese e contribuenti in settimane di grande difficoltà per il Paese. Ma è opportuno sottolineare come i nostri studi siano in sofferenza come le aziende. La politica non può ignorare questa realtà. La norma sull’accesso ai crediti a fondo perduto va modificata in sede di conversione parlamentare del Dl Rilancio”.

E, poi, ci sono le norme capestro per le casse integrazioni, le sanzioni per i ritardi sono a carico delle imprese (id: a carico nostro che facciamo le pratiche).

Insomma, è un mondo che va al contrario!!!

Buon Lavoro

Ad maiora

IL PRESIDENTE
EDMONDO DURACCIO

 

(*) Rubrica contenente informazioni riservate ai soli iscritti all’Albo dei Consulenti del Lavoro di Napoli. Riproduzione, anche parziale, vietata. Redazione a cura della Commissione Comunicazione Istituzionale del CPO di Napoli.

ED/FC

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Modificato: 3 Agosto 2023