4 Giugno 2021

Il 24 maggio scorso si è svolto un incontro tra una ns. delegazione consiliare, integrata con il Presidente dell’ANCL-UP Napoli, Luigi Carbonelli, ed i vertici dell’INPS Napoli (5100) nell’ambito di un tavolo tecnico per la disamina delle criticità da noi segnalate il 13 aprile 2021, attualmente in gestione politica del C.D.A e D.G. INPS e del ns. CNO, onde trovare una soluzione “favorevole”. La prima tematica affrontata è stata “il cassetto bidirezionale” pur con spunti su D.U.R.C., CIG ed Agenda appuntamenti. Tra qualche giorno riceveremo, in quanto era una condizione posta da noi, il verbale dell’incontro. Non esprimiamo, purtroppo, ottimismo sull’evoluzione di questa crisi.

 

Sulla storia dei rapporti tra il ns. CPO e l’INPS di Napoli potremmo scrivere centinaia di pagine tra promesse, incontri, scontri, protocolli d’intesa, disdette, incontri presso la sede Regionale con i vertici nazionali, incontri presso la Direzione di Coordinamento Metropolitano (Bafundi e, successivamente Damato), presso la Direzione Generale INPS (Maggio 2019).

Vi rinviamo a tutte le informazioni, di volta in volta, messe a vostra disposizione dalle pagine di questa Rubrica o nel corso dell’Assemblea degli iscritti.

È una situazione che, negli anni, si è incancrenita, né, con tutto il garbo ed il rispetto istituzionale, dobbiamo essere sempre al capezzale dell’INPS mentre sono decenni che, non per colpa nostra e per cause che non ci riguardano ma che neanche vogliamo sapere, soffriamo.

Purtroppo, quando si cancellano (in quanto non letti) migliaia e migliaia di “cassetti” contenenti dati forniti da noi e che contestano, integrano, sostituiscono quelli in possesso dell’istituto, è giocoforza immergersi nel caos al cospetto di dati anomali (id: cassetti non presidiati), D.U.R.C. irregolari, risposte a preavvisi di addebito non letti, agenda appuntamenti che non funziona (e ci fermiamo qui per rispetto).

Ad ogni cambio di Direttore sempre la stessa cosa, cassetti eliminati, quasi a voler iniziare una nuova vita ma, dimenticando che i problemi sono vecchi e che si sono moltiplicati.

E così, ma tanto per fare una sintesi veloce, dopo la partecipazione del Direttore INPS 5100, Dott. Maddaluna, al ns. Master e dopo un incontro in v.c., constatato l’assoluto immobilismo della sede (id: zero miglioramenti, cassetti non presidiati, D.U.R.C. come un terno al lotto) ci rivolgiamo alla D.G. INPS rappresentando il tutto. La D.G. ci rinvia alla Direzione di Coordinamento Metropolitano che è organo di controllo sulle filiali metropolitane, Napoli compresa. Facciamo un incontro il 16 febbraio, ci viene rappresentata la difficoltà della pandemia, smart-working, lavoratori nuovi, ma anche promesse di miglioramento. Dal canto nostro elenchiamo, con dovizia di particolari, prendendo spunto dalle PEC (di disservizio) che arrivano da voi (e che cerchiamo di supportare fidando sulla buona volontà, disponibilità di dirigenti e funzionari spesso con esito positivo) tutte le criticità pur sapendo (e se non lo sappiamo noi…) che con tutti gli arretrati dei cassetti, i dati anomali ed incontri (Appuntamenti) non effettuati, non ci potrà essere alcun miglioramento.

E sia chiaro, qui si parla di istituzione INPS Napoli 5100 che è infunzionale, inefficiente nonostante gli sforzi ed il lavoro che dal Direttore all’ultimo arrivato viene fatto.

Purtroppo, l’INPS è un’azienda di servizi dove l’obbligazione deve essere di risultato!!

Ci diamo tre settimane di tempo, nulla succede (forse qualche CIGO subito lavorata in virtù di un programma di automazione ma niente di che). Il 30 marzo 2021, incontro di monitoraggio, e preannuncio che la questione, dopo il rinvio, sarebbe stata riproposta nuovamente alla D.G. INPS. In quella circostanza si sente anche la necessità di chiedere dati su tutto CIG, D.U.R.C., Cassetti, Agenda appuntamenti. C’è consenso da parte ns., ed a prescindere dalla chiusura politica già annunciata, ad un nuovo incontro ma in tempi brevi. Offriamo due date, il 7 o il 9 aprile. Non ci convocano ed il 13 aprile ci rivolgiamo al C.D.A. INPS ed al ns. CNO.

Il 3 maggio 2021 riceviamo dal Direttore, Dr. Maddaluna, una PEC nella quale, venuto a conoscenza del contenuto della missiva da noi inviata al C.D.A., chiede la “costituzione di un tavolo tecnico per la disamina di tutte le criticità segnalate onde trovare una soluzione che possa favorevolmente essere accolta dalla Categoria”.

Abbiamo dato riscontro il 17 maggio, ns Prot. 667/2, confermando la disponibilità ad incontri tecnici sulle criticità da noi segnalate che, purtroppo, permanevano da anni senza nessun risultato positivo all’esterno, nemmeno di un minimo miglioramento, nonostante tutti gli sforzi dei Dirigenti INPS. Abbiamo, dunque, chiarito che sotto l’aspetto politico la “quaestio” era di pertinenza del C.D.A. e del CNO, nel mentre, come richiesto, l’aspetto tecnico sarebbe stato discusso da una nostra delegazione composta dai Consiglieri Astarita, Capaccio, Contaldo, Di Nono, Triunfo coordinati dal Segretario CPO, Giusi Acampora e con la presenza di Luigi Carbonelli, Presidente UP ANCL.

In chiusura della missiva abbiamo chiesto la redazione di un verbale al termine di ciascun incontro.

Delle tre date indicate, è stata scelta quella del 24 maggio 2021.

C’è stato, quindi, il 24 maggio, ore 11:00, il primo incontro.

Si è parlato del cassetto bidirezionale, delle difficoltà di presidiarlo, qualche riferimento alla CIGO, specie quella del D.L. 41/2021, D.U.R.C., necessità di presidiare la PEC “preavviso di addebito” per le risposte.

Ci hanno fornito qualche “suggerimento” del tipo:

  1. Specificare meglio l’oggetto del cassetto o dell’appuntamento;
  2. Utilizzare un unico canale di contatto preferendo il cassetto senza intasare la PEC con continui solleciti.

Niente di che, insomma, se non la ripetizione di qualche suggerimento già dato nei precedenti incontri (e che, sicuramente, noi abbiamo già attuato pur essendo cose marginali che di certo non influiscono su quelle criticità persistenti, storiche, ataviche) e la conferma della loro disponibilità per qualche caso, peraltro disponibilità e sensibilità sempre avuta, ma è chiaro che non potrebbe giammai diventare una regola generale se, in parallelo, non si aggiustassero i dati degli archivi, rispondere ai cassetti, rilasciare il D.U.R.C. telefonando ai colleghi per dati o chiarimenti.

Entreremmo in un meccanismo “perverso”, utile ma senza dignità se bisogna ripeterlo per lo stesso collega ad ogni nuova esigenza se non si provvede a modificare i dati in archivio.

E’ un sogno, una utopia?

Noi abbiamo continuato a chiederlo pur ringraziando della disponibilità.

Il fatto è che se si fosse “lavorato” giorno per giorno, sui cassetti, dati, agenda appuntamenti non saremmo arrivati a tanto.

E’ vero la pandemia!! Ma questa riguarda al più il 2020. Ci arrivano addebiti 1997,1998. Quindi?

Aspettiamo il verbale dell’incontro che, certamente, vi sottoporremo.

Nel frattempo è sempre gradita la vs. segnalazione di disservizi.

Purtroppo, e ci rammarica tanto, Napoli 5100 è una delle poche sedi INPS italiane a trovarsi in questa situazione.

E non da oggi!!!

Buon lavoro

Ad maiora

IL PRESIDENTE
EDMONDO DURACCIO

 

(*) Rubrica contenente informazioni riservate ai soli iscritti all’Albo dei Consulenti del Lavoro di Napoli. Riproduzione, anche parziale, vietata. Redazione a cura della Commissione Comunicazione Istituzionale del CPO di Napoli.

ED/FC

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Modificato: 2 Agosto 2023