19 Giugno 2020

La Presidente del CNO, Marina Calderone, si rivolge ufficialmente al Presidente del F.S.B.A., Fausto Cacciatori, sollecitando il pagamento dell’ammortizzatore sociali agli aventi diritto evitando che i Consulenti del Lavoro, in virtù della loro professione, possano essere i terminali di recriminazioni da parte di imprese artigiane e lavoratori. La richiesta, derivante anche dal ruolo sociale della Categoria, contenuta nella nota Prot. 2020/0004923 del 18 giugno 2020.

 

La tematica delle imprese artigiane in relazione all’intervento, con i fondi erogati dallo Stato prima nel “Cura Italia” ed ora nel decreto “Rilancio”, ha costituito per la nostra Categoria più di un ostacolo.

Dapprima una presunta “obbligatorietà” di adesione al F.S.B.A. con vincolo di pagamento di “contribuzione arretrata” nei tre anni precedenti, poi, una sorta di “ammorbidimento” dovuto sia alla politica che a qualche sentenza del TAR.

Nelle more, chi, tra i nostri clienti artigiani, non era iscritto o aderente al sistema del Fondo di Solidarietà Bilaterale dell’Artigianato ha rivolto istanza di CIGD alla Regione ma, questa, poi, l’ha respinta.

Il ns. CNO che si è rivolto per questa “quaestio” al Ministro del Lavoro, Sen. Nunzia Catalfo, per chiedere la possibilità di un ricorso alla CIGD, il ns. Presidente che più volte sui “social” ha evidenziato che F.S.B.A., in questa vicenda dell’assegno ordinario emergenziale da COVID-19 per i dipendenti di imprese artigiane, assumeva ESCLUSIVAMENTE lo status di ente collettore di domande di intervento e di erogatori con fondi della finanza pubblica donde l’invito a dichiarare questa circostanza nella domanda la cui finalità non era quella di adesione, libera e volontaria, in ogni caso, al FONDO DI SOLIDARIETA’.

Acclarato, poi, ciò, l’amara sorpresa degli annunci di F.S.B.A. circa l’impossibilità di erogazione dell’ammortizzatore per “esaurimento dei fondi messi a disposizione, donde la necessità di attendere il rifinanziamento previsto nel D.L. Rilancio”.

A quel punto, la Categoria è diventata un terminale delle recriminazioni di aziende e lavoratori anche, poi, alla luce di affermazioni rassicuranti in TV che tutto sarebbe stato pagato e al più presto.

Sono, purtroppo, cose che conoscete e conosciamo per averle vissute sulla nostra pelle.

E, come sempre, accade (e giustamente) a fronte di ingiustificate proteste nei confronti di colleghi, il CNO si è rivolto direttamente alla Presidenza di F.S.B.A.  nella persona di Fausto Cacciatori.

Nella nota Prot. 2020/0004923 del 18 giugno 2020 la ns. Presidente, Marina Calderone, ha evidenziato il ruolo sociale della Categoria dei Consulenti del Lavoro che si estrinseca, proprio, in questi atteggiamenti e richieste per i notevoli ritardi del F.S.B.A. nell’erogazione dell’assegno ordinario emergenziale da COVID-19 alle imprese artigiane.

Sono, infatti, moltissimi i soggetti che non hanno percepito quanto di loro spettanza”, ha scritto la Presidente Calderone per cui “le ricadute negative di tale situazione sono evidenti e attengono al sostentamento dei lavoratori e delle loro famiglie oltre che agli equilibri socio economici dei territori”.

La Presidente Calderone, pur non negando che le difficoltà siano state amplificate dal difficile e tortuoso percorso normativo che ha interessato gli ammortizzatori sociali legati al COVID-19, ha invitato la Presidenza del Fondo ad adempiere alle erogazioni dell’assegno emergenziale, ricordando tutta l’operatività dei Consulenti del Lavoro per mettere in sicurezza imprese e lavoratori, lavorando senza sosta anche durante le festività.

Non è accettabile” ha concluso la Presidente “dover sostenere in solitudine e ingiustificatamente il peso delle recriminazioni, seppur giustificate, di coloro i quali ancora attendono di avere i sussidi a cui hanno diritto. Non sono certamente i Consulenti del Lavoro i soggetti che hanno la responsabilità di istruire ed effettuare i pagamenti delle integrazioni salariali”.

Purtroppo, è una guerra continua dove i maggiori disagi li percepiamo e scontiamo sul territorio a contatto diretto con le aziende che, magari, la sera prima hanno ascoltato il Premier che affermava la celerità del pagamento o con gli stessi lavoratori, imbufaliti e come dargli torto, se da circa tre mesi (e non per colpa loro) non vedono un euro.

Se ci avessero dato ascolto fin dai principi di marzo, quando i ns. Vertici proposero un unico ammortizzatore ed una procedura snella e celere sburocratizzata da adempimenti inutili ed infruttuosi, non si sarebbe arrivato a tutto questo.

Sembra tutto irreale ma è così.

Noi non abbiamo dormito per giornate intere essendo tutti presi a redigere fiumi di carte, ad operare adempimenti per presentare le pratiche e con quale risultato?

Questo, purtroppo!!!!!

Buon Lavoro

Ad maiora

IL PRESIDENTE
EDMONDO DURACCIO

 

(*) Rubrica contenente informazioni riservate ai soli iscritti all’Albo dei Consulenti del Lavoro di Napoli. Riproduzione, anche parziale, vietata. Redazione a cura della Commissione Comunicazione Istituzionale del CPO di Napoli.

ED/FC

 

 

 

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Modificato: 3 Agosto 2023