8 Luglio 2022

Il DDL 2419 sull’Equo Compenso ha avuto il 29 giugno scorso il placet, senza modificazioni, della Commissione Giustizia del Senato. Ora il percorso verso l’aula è meno accidentato e si spera, quindi, fortemente, nell’approvazione definitiva di tutto il provvedimento che già ha ottenuto il voto favorevole alla Camera. La soddisfazione di Professionitaliane.

L’Equo compenso non è un “tormentone” ma un diritto di tutti i professionisti italiani.

Il progetto di legge, approvato dalla Camera dei Deputati sembrava essersi arenato nelle Commissioni del Senato.

Evidentemente gli appelli di ProfessionItaliane, Confprofessioni e ADEPP  (che bella unità) devono aver fatto presa se è vero che il 29 giugno scorso il provvedimento (DDL 2419) è stato approvato, senza alcuna modifica rispetto al testo pervenuto dalla Camera, in Commissione Giustizia del Senato e può quindi affrontare, ci auguriamo senza problemi, il voto definitivo dell’Aula.

Aneliamo fortemente e non da oggi ad un provvedimento che dia dignità ai professionisti mediante un pagamento equo e dignitoso delle loro prestazioni.

L’aver superato, senza modifiche, lo scoglio delle Commissioni in sede referente e di pareri, depone bene per il giudizio definitivo dell’Aula.

Desideriamo ringraziare tutte le forze politiche che hanno accolto l’appello delle professioni ordinistiche”, hanno dichiarato Armando Zambrano e Marina Calderone, presidente e vicepresidente di ProfessionItaliane, “a favorire una rapida chiusura della discussione in Commissione, evitando così che il provvedimento finisse su un binario morto e vanificando, quindi, un iter parlamentare lungo e complesso, preceduto da una lunga battaglia politica da parte degli ordini”.

Nei giorni precedenti l’esame del provvedimento da parte della Commissione Giustizia del Senato, l’appello dell’Associazione costituita da Cup e Rpt, in rappresentanza di oltre due milioni di professionisti, era stato condiviso anche da Confprofessioni (la confederazione dei sindacati ordinistici) e dall’Adepp (l’Associazione degli enti di previdenza privatizzati e privati). “Per noi è un momento di soddisfazione”, hanno aggiunto Zambrano e Calderone, “perché questo risultato è la dimostrazione che quando le professioni sono unite e propositive possono portare a compimento il percorso di riconoscimento dei diritti dei propri iscritti ma anche delle tutele necessarie per i cittadini. Confidiamo, adesso, che il ddl sia calendarizzato al più presto in Aula in modo da chiudere il cerchio prima della fine della Legislatura”.

ProfessionItaliane, ConfProfessioni e Adepp proseguiranno il confronto sull’equo compenso, attraverso un tavolo tecnico, al fine di arrivare a proposte condivise di miglioramento del testo attuale.

Buon lavoro

Ad maiora

IL PRESIDENTE
EDMONDO DURACCIO

 

(*) Rubrica contenente informazioni riservate ai soli iscritti all’Albo dei Consulenti del Lavoro di Napoli. Riproduzione, anche parziale, vietata. Redazione a cura della Commissione Comunicazione Istituzionale del CPO di Napoli.

ED/ED

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Modificato: 2 Agosto 2023