31 Ottobre 2019

La Presidente del CNO, Marina Calderone, si rivolge al Ministro del Lavoro, Sen. Nunzia Catalfo, per la tematica del contributo aggiuntivo NASPI dello 0,50% su ogni rinnovo del contratto a termine per attività considerate stagionali dalla contrattazione collettiva ma non incluse nel D.P.R. 1525/1963 come da disposizioni introdotte dal Decreto Dignità.

 

La tematica è di quelle scottanti e sui social si leggono le interpretazioni e le operatività più disparate ancorchè la norma è di quelle abbastanza chiare nella formulazione ma non altrettanto nella razionalità.

Ci riferiamo al contratto a tempo determinato ed a quello di somministrazione riveduti, corretti e straziati dal Decreto Dignità.

La normativa de qua prevede che ad ogni rinnovo (id: nuovo contratto a termine o di somministrazione che vede le medesime Parti) il contributo aggiuntivo NASPI di cui alla legge Fornero (id: legge n. 92/2012) debba essere incrementato dello 0,50% eccezion fatta per le aziende stagionali elencate nel D.P.R. 1525/1963.

E le aziende “stagionali” tali considerate dalla contrattazione collettiva?

Bene (o meglio, male), per queste si applica regolarmente la citata maggiorazione contributiva dello 0,50% ad ogni rinnovo.

Se tale è la sostanza del Decreto Dignità (id: avrebbe fatto prima a dichiarare l’estinzione giuridica del contratto a termine o di somministrazione), non v’è chi non veda nella sua formulazione ed interpretazione (INPS/INL) un qualcosa di mostruosamente aberrante.

Da un lato, infatti, la normativa, in attesa di riscrittura del Decreto sulle attività stagionali, delega la contrattazione collettiva (quella di cui all’art. 51 del Decreto legislativo n. 81/2015) a stabilire nuove ipotesi di “stagionalità” e, dall’altro, tale statuizione, non le equipara a quelle ex D.P.R. 1525/1963 ai fini dell’esonero, ad ogni rinnovo, del contributo aggiuntivo dello 0,50%.

E ciò nonostante una delega legislativa (id: rinvio) alla contrattazione collettiva.

Ne abbiamo parlato tante volte ai nostri Convegni, Master, Festival del Lavoro, Forum Lavoro di Napoli.

La Presidente del CNO, Marina Calderone, che non demorde ed è, per sua natura, tenace e determinata, ha scritto il 21 ottobre scorso alla Senatrice Nunzia Catalfo, nuovo Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali nel Governo M5S-PD, molto nota per essere intervenuta ad alcune trasmissioni della WEB TV della ns. Categoria sul Reddito di cittadinanza del quale la Catalfo è unanimemente riconosciuta come prima formulatrice della disposizione.

Nella nota de qua, la Presidente Calderone, dopo un excursus sulla tematica del contributo aggiuntivo dello 0,50% e sull’esonero esclusivamente per le imprese stagionali ex D.P.R. 1525/1963 e non anche per quelle tali definite dalla contrattazione collettiva, ha affermato che “anche per tali imprese il pagamento di un contributo aggiuntivo disincentivante non trova alcun fondamento giustificativo”.

Ha, poi, aggiunto “Appare evidente, pertanto, che la nozione di stagionalità non può essere circoscritta alle sole ipotesi previste dal legislatore degli anni '60 ma è integrata legittimamente dalle previsioni contrattuali di settore che ne definiscono meglio le caratteristiche. Si prospetta, pertanto, la necessità di intervenire sull'art. 2, comma 29, lettera b) della Legge 28 giugno 2012, n. 92, prevedendo l’integrazione della nozione di stagionalità con quella contemplata dalla contrattazione collettiva”.

Ha, quindi, auspicato che tale necessaria inclusione “consentirebbe di porre rimedio ad una situazione altrimenti insostenibile per tutte quelle aziende che, in ragione della natura "stagionale" delle lavorazioni effettuate, così come delineata dalla contrattazione collettiva di settore, non possono fare a meno di utilizzare fattispecie contrattuali a termine, con conseguente penalizzazione sotto il profilo economico. Penalizzazione irrazionalmente determinata da un elemento di forma”.

La Presidente Calderone ha concluso l’istanza chiedendo “di voler riconsiderare tale problematica e di intervenire con un provvedimento normativo che reintroduca, ed in maniera definitiva, nella nozione di "stagionalità" anche le ipotesi definite dalla contrattazione collettiva di settore”.

Questo è anche il nostro auspicio!!

Buon lavoro

Ad maiora

IL PRESIDENTE
EDMONDO DURACCIO

(*) Rubrica contenente informazioni riservate ai soli iscritti all’Albo dei Consulenti del Lavoro di Napoli. Riproduzione, anche parziale, vietata. Redazione a cura della Commissione Comunicazione Istituzionale del CPO di Napoli.

ED/FC

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Modificato: 3 Agosto 2023