3 Novembre 2021

ANAC. Ancora non ci siamo con l’annunciata semplificazione. Professioni Italiane (RTP e CUP) chiedono all’ANAC un tavolo tecnico per un confronto finalizzato alla reale semplificazione degli obblighi di pubblicazione ed aggiornamento gravanti sugli Ordini Professionali. La Presidente Calderone ne ha parlato anche nel corso dell’Assemblea dei Presidenti dei CPO il 22 e 23 ottobre scorsi svoltasi a Roma Eventi Piazza di Spagna.


Non è da oggi che son nate incomprensioni tra Ordini Professionali ed ANAC (Agenzia Nazionale Anticorruzione). Basta fare un salto sul sito del CPO di Napoli e vedere in “Amministrazione Trasparente” quanto abbiamo dovuto comunicare.

Cosa chiediamo, in effetti? Solo un poco di semplificazione e razionalità.

E ce l’avevano promessa!! Così non è stato agli atti pratici, anzi….peggio di prima.

Ce lo aveva annunciato la stessa Presidente del CNO, Marina Calderone, nel corso dell’Assemblea dei Presidenti dei CPO il 22 e 23 ottobre 2021 specificando, con molta amarezza, che Professioni Italiane (id: RTP e CUP insieme) avevano dovuto chiedere all’ANAC  la costituzione di un tavolo tecnico per un confronto efficace volto alla reale semplificazione di obblighi di pubblicazione e aggiornamento gravanti sugli Ordini.

Infatti, nonostante la più volte annunciata semplificazione degli adempimenti per l’applicazione della normativa anticorruzione e trasparenza gravanti su Ordini e collegi professionali, il nuovo schema di delibera ANAC, in consultazione pubblica, pone a carico di questi ultimi obblighi al pari della Pubblica Amministrazione.

Per questo motivo, Professioni Italiane ha dovuto chiedere all’Autorità Nazionale Anticorruzione l’apertura di un tavolo tecnico permanente per un confronto efficace e proficuo volto alla semplificazione degli obblighi di pubblicazione e aggiornamento dei vari documenti previsti dal D.Lgs. n. 33/2013.

Tra gli adempimenti annoverati negli allegati allo schema di delibera, sottolinea l’Associazione che raggruppa gli ordini di CUP e RPT, compare la pubblicazione di redditi e patrimoni dei consiglieri.

Un adempimento sproporzionato con riferimento agli enti ordinistici che non gravano sul bilancio dello Stato.

Non solo.

Nella citata delibera, si chiede ai Consigli Nazionali di occuparsi degli adempimenti dei Consigli territoriali.

Tali enti, tuttavia, sono del tutto autonomi sotto il profilo contabile e amministrativo e ad essi la legge attribuisce competenze specifiche e diverse rispetto a quelle del Consiglio Nazionale.

“L’aggiornamento degli obblighi di trasparenza”, hanno commentato Armando Zambrano e Marina Calderone, Presidente e Vicepresidente di Professioni Italiane, “non può essere praticato attraverso il semplice trasferimento ai Consigli Nazionali di nuovi adempimenti gravanti sugli Ordini territoriali di cui, in ogni caso, restano titolari. Tutto ciò rischia di tradursi in un’attività meramente formale, priva di ogni possibilità di verifica della regolarità di queste attività”.

Il tavolo tecnico sarebbe l’occasione per confrontarsi anche sugli articoli 15, 16, 17, 18 e 21 della delibera, relativamente agli obblighi di pubblicazione concernenti i titolari di incarichi di collaborazione e consulenza, la dotazione organica e il costo del personale con rapporto di lavoro a tempo indeterminato e non, di dati relativi alla valutazione della performance e alla distribuzione dei premi al personale e di informazioni sulla contrattazione collettiva. “Eccessiva” appare, inoltre, viste le modeste dimensioni economiche medie degli Ordini, la richiesta di pubblicazione del bilancio – preventivo e consuntivo – e del piano degli indicatori e risultati attesi di bilancio, nonché dei dati concernenti il monitoraggio.

Così come per gli artt. 31, 33, 36 che si riferiscono a controlli compatibili con le Amministrazioni che erogano servizi pubblici per la collettività gravanti sulla fiscalità generale. Da declinare secondo una direzione che tenga maggiormente conto delle peculiarità strutturali ed organizzative del comparto ordinistico, infine, quanto previsto all’art. 43 sul responsabile per la trasparenza.

Buon lavoro
Ad maiora

IL PRESIDENTE
EDMONDO DURACCIO

 

(*) Rubrica contenente informazioni riservate ai soli iscritti all’Albo dei Consulenti del Lavoro di Napoli. Riproduzione, anche parziale, vietata. Redazione a cura della Commissione Comunicazione Istituzionale del CPO di Napoli.

ED/ED

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Modificato: 2 Agosto 2023